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Intransit: dopo “Melbourne” di Nima Javidi appuntamento con "Scusate il ritardo" di Massimo Troisi

07 31 IntransitMelbourne 1NOCI (Bari)- Terza fermata per il treno cinematografico di “Intransit”, guidato dalle associazioni Daido, Nocicinema, Loco52 e Pugliè, ed organizzato con il Patrocinio del Comune di Noci. E’ stato l’Iran l’ultima fermata di un estivo viaggio cinematografico che ha abbracciato quest’anno l’Oriente. Un Iran che però sogna l’Australia. Il film proiettato lo scorso 29 luglio, sempre presso la Scalinata Monumentale della stazione, si intitola appunto “Melbourne”. Si tratta dell’opera prima del regista Israeliano Nima Javidi, considerato uno degli eredi del grande Alfred Hitchcock, padre del thriller moderno. Un film in cui c’è una costante escalation della tensione e che proprio per questo, tiene lo spettatore incollato alla sedia, con il fiato sospeso. Il finale? Come per Hitchcock, non è quello che conta, quanto le dinamiche narrative che riescono a creare nello spettatore una bramosa suspance.

A07 31 IntransitMelbourne 3mir e Sara, sono due giovani coniugi Israeliani con le valigie già pronte. Stanno per partire per l’Australia, più precisamene alla volta della capitale Melbourne. I motivi di studio e i tre anni prefissati, sono un po’ la scusa per approdare nella città dei loro sogni, provando a costruirsi un nuovo futuro e a realizzare con meno difficoltà i loro progetti. Il sogno è lì a mezzo millimetro dalla realizzazione. Biglietti già acquistati, ultima valigia già chiusa, parenti tutti salutati: cosa mai potrebbe andare storto? Ma tutto ovviamente, quando il destino decide di metterci pesantemente lo zampino. Sara ha ingenuamente e benevolmente accettato di prendere in custodia la figlia di alcuni vicini (che a malapena conosce) su preghiera della babysitter della piccola, che promette di venire a riprenderla in tempo per la partenza dei ragazzi. Mentre Sara si assenta per pochissimo, la bimba muore inspiegabilmente nella culla. E’ Amir ad accorgersi che il corpicino nella culla è ormai senza vita. Al rientro di Sara, la donna si fa chiaramente sopraffare dal panico. Arriva a dubitare del marito e la sua ferrea domanda: “Cosa le hai fatto?!” racchiude atrocemente tutti i suoi sospetti. Amir riesce a convincerla della sua innocenza, e insieme cercano di ricostruire nei minimi dettagli le possibili dinamiche. Che la babysitter covasse qualcosa di losco? No, decisamente il suo atteggiamento dimostra poi la sua buona fede e conseguentemente l’infondatezza di questa ipotesi.

Attraverso delle ricerche condotte in internet, Amir scopre che molteplici possono essere le cause dell’improvvisa morte in culla dei neonati. Si autoconvince e tenta di convincere Sara che non hanno entrambi colpa del dramma consumatosi tra le mura della loro casa. Dopo le iniziali riluttanze della donna, i coniugi optano per la cosa più semplice: fare ciò che avevano in programma, ovvero partire per Melbourne. Se volessimo proprio muovere una critica a questo film, riguarderebbe indubbiamente l’anaffettività, l’assenza quasi totale di sentimento e di coinvolgimento emotivo. Si gioca tutto sul crescendo di tensione e sulla schematica costruzione narrativa. Ritroviamo gli unici sprazzi di sentimento in quell’iniziale “Io non vengo”, proferito da Sara e nel pianto liberatorio di Amir sul taxi che sta presumibilmente conducendo la coppia all’ aeroporto. Si conclude così il ciclo orientale del cinema estivo nocese.
07 31 IntransitMelbourne 2Vi ricordiamo però, che oggi il 31 luglio c’è un appuntamento, o meglio una “chicca” imperdibile. Dall’Oriente e dalla drammaticità che ha segnato tutte le proiezioni, si tornerà nuovamente in Italia con l’intramontabile comicità di Massimo Troisi. La serata sarà interamente dedicata a lui, con la proiezione del suo “Scusate il ritardo”. La “chicca” però consiste nella partecipazione di Anna Pavignano, coautrice delle sceneggiature dei film più belli e famosi dell’attore e regista partenopeo, nonché sua compagna di vita per un decennio. Come ha ricordato Angela Saponari al termine della sua breve introduzione al film, la Pavignano è già arrivata in quel di Noci e il 31 luglio, verso le 20:30, racconterà il “suo” Massimo, quello cinematografico e quello umano, del “dietro le quinte”.
L’11 agosto poi tornerà il concorso “Tagliacorto” con la proiezione dei cortometraggi partecipanti presso il Nuovo Anfiteatro Ex Piscina Comunale.

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