NOCI – È stato presentato lo scorso sabato 2 aprile, presso il chiostro di San Domenico a Noci, l’ultimo poemetto del prof. Mario Gabriele intitolato “Il vinto, l’angelo della morte e “Il Sopracciglio di Marx”. L’incontro, organizzato in presenza dalla sezione del Partito Comunista nocese, ha avuto luogo al cospetto di un pubblico curioso di conoscere tutti gli aspetti dell’ultima pubblicazione del professore, Aga editore.
Ad introdurre la serata è stato il coordinatore della sezione locale del PC Pierangelo Della Corte il quale, prendendo spunto dalla prima parte del manifesto del Partito Comunista (Marx ed Engels) ha voluto riportare la teoria dei vinti ai giorni nostri, facendo un’analisi della situazione attuale del nostro Paese, raccogliendo dati e mettendo in discussione le scelte politiche degli ultimi due anni. Ha concluso il suo intervento citando Pertini, con la sua richiesta rivolta al governo di svuotamento degli arsenali per essere veri portatori di pace. "I tagli alla sanità, l'aumento dell'età pensionabile, i tagli all'istruzione, gli stipendi fermi a 30 anni fa la disoccupazione dilagante, i giovani che abbandonano il paese, le privatizzazioni, sono tutte scelte politiche attribuibili ai governi di destra e sinistra che si sono succeduti o per abbreviare del partito unico liberale. Quello stesso partito unico liberale che ci chiede di fare sacrifici ma che oggi conta gente che qualche giorno fa ha votato a favore dell'aumento delle spese militari...".
Più arduo il compito del prof. Francesco Galassi, iscritto al PC di Noci: a lui l’onore di offrire al pubblico una chiave di lettura del poemetto. Interpretando l’ultima parte dell’opera lascia la parola a Mario Gabriele che, ringraziando gli organizzatori per l’audacia ed il coraggio avuto nel voler far coincidere un evento politico con la presentazione del libro, si lancia a capofitto nella sua presentazione, definita da lui stesso più una lezione sul marxismo che una vera e propria presentazione.
Ci si avventura infatti in una spiegazione del poemetto partendo dal pensiero marxista sui vinti e i vincitori per poi passare dal messianesimo e il marx ebraista. "Il peso della scelta marxista" ha commentato, "è una scelta d'amore". Durante la sua vita politica, Mario Gabriele si è sentito tradito dai suoi stessi compagni al punto di sentirsi “come un aquilone di cui è rimasto soltanto lo spago”; spago che lui sente di dover lasciare nella mani dei giovani che animano le sezioni di oggi, a cui augura di tener duro fino al punto di dover ricostruire l’aquilone perduto.
Le conclusioni e i saluti sono stati infine affidati al coordinatore regionale del Partito Comunista Roberto Cardilli il quale, facendo sunto di tutte le parole spese nella serata, ha ricordato al pubblico che solo facendo fronte unito contro il “partito unico liberale” non si avrà mai nulla da perdere se non le catene che stringono i polsi.
Il poemetto è stato distribuito gratuitamente ai presenti, molti dei quali, affascinati dal pensiero dell'autore hanno fatto la fila per ricevere un autografo.