Noci - Ha preso il via nella mattinata di venerdì 25 agosto il singing retreat “Canta e cammina”, iniziativa promossa nell’ambito della settima edizione di “BarsentoARTE”. Il workshop dedicato al canto polifonico e, contestualmente, all’esplorazione delle bellezze del territorio nocese è soltanto uno degli appuntamenti della rassegna musicale inaugurata giovedì 24 con Barza ensemble in concerto.
Il peculiare appuntamento che contraddistingue questa edizione è costituito proprio dal laboratorio che unisce musica e scoperta del paesaggio, urbano e rurale, e che sarà diluito per tre giornate (25-27 agosto). L’esperienza, che conta circa 15 iscritti, sarà condotta dal maestro Vincenzo Scarafile, mentre le passeggiate saranno curate da “Puglia Trek&Food”. Grazie a quest’ultima collaborazione sarà data ai partecipanti l’opportunità di esplorare quotidianamente i tesori del territorio nocese attraverso tre incantevoli itinerari: uno che attraversa le vie del centro storico, un altro sulle pendici della collina su cui sorge l’abbazia della Madonna della Scala e un ultimo presso il bosco di Barsento. Il maestro Scarafile, invece, con la sua esperienza di calibro internazionale guiderà i coristi in un’immersione nel canto polifonico, armonico e nell’arte dell’improvvisazione. Il laboratorio culminerà con un concerto che si terrà domenica 27 agosto alle ore 21.30 presso la chiesa di Barsento.
All'inizio dell'esperienza abbiamo rivolto alcune domande al maestro Scarafile.
Maestro, cosa l’ha condotta qui a Noci per vivere e dirigere questa peculiare esperienza?
Sono un direttore di coro e sono legato a Noci da anni. Ho iniziato da ragazzino a studiare canto gregoriano presso l’abbazia con padre Anselmo Susca. Negli ultimi anni, invece, ci sono ritornato grazie a Vito Maria Laforgia per il festival BarsentoARTE. Siamo felici di aver proposto questo progetto “Canta e cammina”, che coniuga l’amore per la natura e quello per il canto e per la musica, con l’obiettivo di valorizzare questi posti anche meno conosciuti della Puglia, quali il bosco di Barsento e la zona dell’abbazia, nonché il centro storico di Noci. Proprio questa mattina i corsisti hanno avuto la possibilità di conoscere, grazie alla guida di Antonio Natile, tutti i segreti di Noci antica.
Su che tipo di repertorio musicale sarà modulato il laboratorio?
Il titolo dell’esperienza “Canta e cammina” ci ha ispirato la scelta del repertorio. Lavoreremo, infatti, con canti di pellegrinaggio, dal Medioevo ai nostri giorni, con canti del bacino mediterraneo, estratti dalla tradizione turca e greca, canto gregoriano e, infine, polifonia.
Cosa si aspetta dal lavoro con questo gruppo eterogeneo di “coristi-camminatori” che hanno deciso di mettersi in gioco?
Dopo un primo incontro, sono rimasto sorpreso, perché subito si sono armonizzati, pur venendo da diverse esperienze. Si è creato immediatamente un affiatamento umano e musicale. Siamo tutti entusiasti del lavoro che stiamo per fare.
Cosa potrebbe dire questa esperienza a Noci e ai suoi cittadini?
Per prima cosa mi piacerebbe invitare tutta la cittadinanza ai concerti del festival e a venire al concerto finale del workshop. Inoltre, questa iniziativa può essere una sollecitazione per tutti a sperimentare il canto, anche attraverso esperienze come questa, che spero si possano ripetere. L’invito è rivolto a tutti, compresi coloro che non hanno esperienza, perché cantare in coro è un’attività che fa bene a chiunque e a tutte le età. Fa vivere meglio il lavoro e qualsiasi ambito della propria vita, in quanto si smussano le individualità, si impara a collaborare con gli altri e, soprattutto, ad ascoltare!