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Evoluzione, trasformazione e destino del Liceo Da Vinci: dalla Scuola Magistrale alla notte bianca del LES

26102018convegno 15NOCI (Bari) - Seconda tappa del Convegno di studi sulla nascita e la storia del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, lo scorso 26 ottobre, presso l’auditorium dell’istituto. La serata, moderata dal professor Beppe Novembre, Docente presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e referente del progetto “Storia della Scuola”, è stata una lunga e dettagliata digressione sulla trasformazione, l’evoluzione e perché no, anche il destino dell’istituto scolastico, fino ad arrivare ai giorni nostri, con la notte bianca del LES  (Liceo Economico e Sociale).

26102018convegno 4 copyE’ stato di Giovanni Laera, ex Preside presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, il primo intervento, mirato a ricordare proprio quel 6 ottobre 1988, quando, in seguito all’approvazione di una legge parlamentare concerniente la razionalizzazione delle scuole pubbliche, si imponeva a tutti gli istituti con un numero di classi inferiore ad otto, di aggregare altre scuole o di essere oggetto di aggregazione per conservare l’autonomia scolastica. A salvare il Liceo da Vinci, proprio il fatto che fosse presente la dirigenza. Un momento di profondi cambiamenti che, un po’ come tutte le novità, hanno destato inizialmente non pochi timori: primo tra tutti quello di dover interagire e trovare un punto d’incontro con istituti aventi obiettivi, dirigenze, mentalità e strutture molto diverse tra di loro. Momenti che sono stati però affrontati con spirito d’iniziativa, fare volenteroso e mentalità aperte.

Angela Crobeddu, ex insegnante della Scuola Magistrale, ha ricordato il suo “salto di qualità” dalla scuola dell’infanzia alla Magistrale (allora era possibile questo passaggio) avvenuto in seguito ad una domanda presentata a sua insaputa da un congiunto. Nonostante i suoi timori, la nuova realtà a cui si affacciò, la accolse in maniera benevola e stimolante. Sempre a proposito di stimoli, la professoressa Paola Locorotondo, ex docente del Liceo Socio Psico Pedagogico, ha definito gli anni della sua sperimentazione una vera e propria fucina di grandi menti, grazie agli stimoli offerti da una gran quantità di originali progetti, improntati alla multidisciplinarietà.

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Erano anni di grandi cambiamenti (parliamo del 1994-1995): il secolo stava per volgere al termine e una società in progressivo mutamento richiedeva appunto una scuola diversa. Ed è qui che parte la vera e propria “sfida pedagogica”, volta a formare in modo diverso, secondo le mutate esigenze sociali, gli insegnanti del futuro. Con il “Progetto Rocca”, la scuola e l’insegnamento diventano sempre più interculturali. Nel 1997, nasce il Liceo delle Scienze Sociali, con due indirizzi: uno biologico-sanitario e l’altro grafico-artistico. Niente più latino ma studio intesivo di materie come diritto, economia, statisti e ben due lingue: francese ed inglese.

Un vero e proprio orientamento in itinere, nel corso del quale gli studenti scoprono “facendo”, passo dopo passo, quali sono le loro inclinazioni ed i loro talenti da sviluppare ulteriormente. Dopo questa meravigliosa ed arricchente esperienza, la Locorotondo tornerà in veste di insegnante presso il Liceo Scientifico da Vinci, lo stesso che l’aveva formata. La professoressa Concetta Dongiovanni, ha voluto anch’ella sottolineare quanto l’abbia arricchita l’esercizio di un insegnamento da cui non si possono e non si devono pretendere risultati immediati, ma che rappresenta un grande investimento sociale a lungo termine. Non ha voluto esimersi dal ringraziare le colleghe (anche quelle purtroppo non più in vita come le professoresse Parrilli e Plantone) e i suoi ex alunni.

La parola è poi passata all’ex Senatore della Repubblica Italiana, Piero Liuzzi che, avendo ricoperto proprio il ruolo di assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, è stato il più indicato a designare il ruolo dell’istituzione comunale nella nascita del Liceo Socio-Psico-Pedagogico.26102018convegno 8 copy copy L’istituzione della Scuola Magistrale aveva rappresentato una sorta di “germoglio” per lo sviluppo di un ulteriore liceo, quello Socio-Psico-Pedagogico che nasce nel settembre del 1987 e che, come ha ricordato l’ex Senatore, rappresenterà un ricco bouquet opzionale di istruzione. Figure importanti sono Savino Melillo, a cui si deve il decreto ministeriale, e Rocco Colonna che farà da intermediario per la feconda collaborazione del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” con il Socio-Psico-Pedagogico. Liuzzi ha concluso il suo intervento con una accorata richiesta alla dirigente Rosa Roberto: quella di battersi affinchè lo studio della storia non sia mai relegato ai margini all’interno della scuola.

Ha preso dunque la parola Domenico Tria, Docente dell’Istituto Professionale A. Agherbino di Noci, illustrando come siano avvenute l’unione e poi la separazione tra il Liceo e PSCT “Rosa Luxembourg”. Il suddetto Istituto Professionale, che si proietta in maniera diretta verso il mondo del lavoro e che costituisce una vera e propria “area professionalizzante”, gode di molta credibilità presso le famiglie, poiché offre una formazione molto solida. Si tratta però di una scuola difficile da “addomesticare” ed era prevedibile che non fosse proprio facilissimo l’impatto tra un Istituto Professionale che contempla un sapere pratico e proiettato verso l’occupabilità, con un Liceo Scientifico che prende più in considerazione un sapere “pensato”.

Con la riforma Bassanini del 1997, l’autonomia scolastica diventa una realtà più concreta e tangibilie. Dopo l’intervento del professor Tria, Rosa Roberto, dirigente scolastica dell’IIS “Leonardo da Vinci- A. Agherbino” ed Angela Bianca Saponari, docente dell’ITI “Galileo Galilei” di Gioia del Colle, hanno ripercorso le travagliate tappe dell’accorpamento e successivamente dello scorporo tra Liceo e ITI “Galilei”, sintetizzando anche, in senso lato, quelle che hanno segnato l’autonomia scolastica del Liceo. Nell’anno scolastico 2000-2001, avviene l’accorpamento delle classi dell’Istituto professionale “Rosa Luxembourg”, nel 2006-2007, si ha lo scorporo delle stesse classi, in favore dell’Istituto professionale “A. Agherbino”. L’anno scolastico 2012-2013, vede l’accorpamento dell’Istituto Tecnico-Tecnologico “Galilei” di Gioia del Colle.26102018convegno 1 copy

Arriviamo a quella che è l’attuale condizione che vive il Liceo “Da Vinci”: l’accorpamento con l’istituto “A. Agherbino”di Putignano, ripristinato all’inizio del corrente anno scolastico. Una data tragica, all’interno di questo cammino, è il 26 gennaio 2012, quando la Giunta Comunale non autorizza la proposta di accorpamento avanzata dalla Provincia per quanto concerne Liceo “Da Vinci”, che ritorna così alla sua iniziale condizione di dipendenza dal Liceo “Sante Simone” di Putignano.

Tutti i sacrifici fatti per ottenere importanti conquiste, paiono tristemente azzerati. La comunità, che vede però nel Liceo un potente mezzo di riscatto sociale e comunitario, decide di scendere in campo lottando per indurre la Giunta a tornare sui suoi passi. E la giunta da ascolto alle loro voci, sostituendo quel “non si autorizza” con un “si autorizza” pieno di speranza. Molto profonda e veritiera la riflessione della Dirigente Rosa Roberto riguardo al “destino”: “Dobbiamo parlare di destino guardando ad alcune tappe della vita del Liceo di Noci, soprattutto quando riflettiamo sull’iniziale condizione di aggregazione degli indirizzi del Professionale “Rosa Luxembourg” e sul ritorno delle stesse al liceo? Evidentemente il destino non è qualcosa che riguarda esclusivamente le vite umane ma anche quelle delle istituzioni” Il suo intervento si è concluso con un augurio altrettanto importante: “Auguro al nuovo istituto Da Vinci-Agherbino di avere una classe regionale e nazionale capace di superare inutili se non dannosi campanilismi ed una squadra di insegnanti preparati e pieni di spirito d’iniziativa”

E' quindi intervenuto il sindaco  Domenico Nisi che ha puntualizzato quale sia stato il ruolo dell’istituzione comunale nella nascita dell’IIS “Da Vinci-Agherbino” . “Non ci sono mai stati grandi contrasti, come sempre avviene quando non viene portato all’esasperazione lo spazio per le rivendicazioni. La presenza delle istituzioni continuerà ad essere un punto fermo su cui poter contare costantemente” - ha precisato.

L’intervento conclusivo è stato quello della professoressa Annachiara Intini, anche lei Docente presso il Liceo Da Vinci, che ha fatto un exursus sulla nascita dei Licei delle Scienze Umane con annessa opzione economico-sociale ed ha invitato i presenti a fare un giro presso i vari laboratori e workshop allestiti per celebrare la Notte Bianca del LES (Liceo Economico-Sociale). Una serata vivace e colorata, con spettacoli ed animazioni, frutto della creatività e dell’ingegno dei ragazzi e della coordinazione dei Docenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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