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“Pensa in grande”: la storia imprenditoriale e umana del nocese Giovanni D’Ambruoso

06 13 Giovanni DAmbruoso NOCI – Lo scorso 12 giugno, su rete quattro, la trasmissione “Pensa in grande”, incentrata su storie di persone che ce l’hanno fatta grazie alla loro tenacia e lungimiranza, ha dedicato una puntata al noto imprenditore nocese Giovanni D’Ambruoso, titolare della “Deliziosa S.p.a”, azienda ormai conosciutissima in Puglia e nel mondo. Ma come è riuscito l’allora giovanotto che guidava un furgoncino pagato a rate a costruire un impero così grande, a portare i prodotti della nostra Puglia sulle tavole di 25 Nazioni nel mondo, pur senza andare via da Noci ? Semplicemente pensando in grande, seguendo sempre i suoi sogni, accettando e affrontando con tenacia i sacrifici che il realizzarli avrebbe comportato.

06 13 Deliziosa“Deliziosa” festeggia quest’anno il trentesimo anniversario dalla fondazione, ma cosa c’è dietro un’azienda della quale ormai non c’è pugliese che non conosca il nome; dietro un’azienda che ormai brilla anche dal punto di vista internazionale? Lo spiega in poche e centratissime parole lo stesso Giovanni D’Ambruoso: “Mi ritengo un pazzo visionario che però ha saputo realizzare parecchi sogni”.
Figlio di mezzadri all’epoca al servizio della famiglia di un avvocato, Giovanni conosce fin da subito le difficoltà e i sacrifici che la vita di campagna comporta. Innamorato degli animali (mucche, vitelli e cavalli in particolare) da ragazzino coltiva il sogno di diventare veterinario, ma il padre gli impedisce di proseguire verso questo genere di studi: bisogna aiutare all’interno dell’azienda di famiglia. Un ricordo particolare di quegli anni è legato appunto a suo padre che gli permette di guidare il trattore: un’ebrezza che fa sentire il ragazzino già un uomo adulto e responsabile. Per Giovanni, suo zio Antonio, che compra e rivende mozzarelle trasportandole con il suo furgone, diviene un vero e proprio mito. “Zio Antonio mi faceva formazione in macchina, spiegandomi come rapportarsi con il cliente e tutti i segreti del mestiere”.
Un mestiere di cui Giovanni si innamora letteralmente: un amore a prima vista il suo, nei confronti delle mozzarelle e del loro candido e delizioso mondo. Una frase proferita dallo zio Antonio fa scattare una molla importante: “Giovanni, ora sei grande, puoi volare da solo!”. Così, per metà con i pochi risparmi messi da parte, e per metà a credito, Giovanni compra un furgoncino non certo nuovo fiammante, e segue testardamente le orme dello zio. Se il padre l’aveva avuta vinta in merito al percorso di studi che lo avrebbe portato a diventare veterinario, questa volta è il figlio a puntare i piedi e a seguire quel sogno che gli scalpita nell’anima. Arriva il momento in cui s’accende una lampadina importante: “E se invece di rivendere quello che acquisto da altri, i prodotti caseari me li producessi da solo? Se vendessi quello che io stesso andrei a produrre?”- si dice Giovanni. Del resto le buone basi di partenza (la location e l’ottimo latte prodotto dal padre) ci sono già. Anche il territorio pugliese è in questo senso una vera e propria manna: offre agli allevatori la possibilità di far crescere liberamente ai pascoli gli animali, di garantire loro un’alimentazione sana e naturale. E animali liberi, sereni e ben alimentati, offrono davvero un prodotto di qualità superiore. Tra i prodotti di punta della Deliziosa, non ci sono soltanto le mozzarelle, ma anche la burrata (che l’azienda è stata tra le prime a presentare ai mercati esteri) e il cacio cavallo stagionato in grotta, proprio come si faceva anticamente. Giovanni D’Ambruoso punta tutto sulla realizzazione a mano nei propri prodotti: “Tutto quello che possiamo, lo realizziamo e continueremo a realizzarlo a mano, perché la manualità è fondamentale!”- sostiene. Effettivamente, un prodotto nato tra le “carezze” dei casari (quindi coccolato) è innegabilmente più buono e coccola a sua volta. Investire nei propri sogni con convinzione, con la promessa di metterci quotidianamente tutto l’impegno possibile per farli diventare una realtà sempre più grande: così nasce Deliziosa, il cui nome è conosciuto anche e soprattutto sui mercati internazionali. I furgoni che trasportano il prodotto freschissimo, oggi sono diventati quaranta, e Giovanni D’Ambruoso ammette che non sarebbe riuscito a realizzare nulla di tutto questo senza i suoi dipendenti, o come preferisce chiamarli “I miei collaboratori”. Collaboratori che poi hanno finito per diventare la sua seconda famiglia, quella lavorativa.
La sua mentalità lucida e pragmatica, porta D’Ambruoso a dirigere l’azienda come se fosse l’allenatore di una scattante squadra di calcio. Non esiste “’io” ma la parola d’ordine è “noi”, perché se si vince, non vince di certo l’allenatore ma l’intera squadra. Nel corso della trasmissione, si sono presentati al pubblico anche Rosanna Liuzzi e Giuseppe D’Ambruoso, rispettivamente la moglie e il figlio di Giovanni.
Rosanna, dal sorriso dolcissimo, è dotata anche di moltissima grinta, e si occupa del settore marketing dell’azienda. L’ormai popolare slogan “Deliziosa, un sapore che ti Puglia”, che sicuramente tutti avremo ascoltato più volte alla televisione, è infatti di sua ideazione. “La curiamo molto perché riteniamo che la comunicazione sia fondamentale”- spiega  Rosanna. Lei e Giovanni parlano anche della loro storia d’amore, nata da un incontro casuale che ha portato a un vero e proprio “colpo di fulmine”. All'inizio, lei non era abbastanza convinta, perché aveva compreso di trovarsi di fronte ad una situazione più grande della sua. Alla fine, però, è stata proprio la grandezza delle idee di Giovanni a fare innamorare Rosanna, accendendo anche la scintilla di una simbiotica complicità sul lavoro, che porta i due a sostenersi sempre a vicenda. Giuseppe D’Ambruoso, il figlio di Giovanni, si occupa delle vendite ed è la “forza giovane” dell’azienda. Come lo stesso ragazzo ha confessato, gli scontri con il padre, che sa essere dolce ma anche duro e inflessibile, quando serve, non mancano. Ma è proprio quella “durezza” che consente di crescere e di apprezzare maggiormente il lavoro e di accettarne i sacrifici.
Se Giuseppe ha il suo futuro in parte servito su un piatto d’argento, questo non vuol dire che non debba impegnarsi per portare avanti quanto creato dal padre, perché “Altrimenti, tutti i miei sacrifici andrebbero in fumo”- dice schiettamente Giovanni. 06 13 DAmbruoso Villa MontoneL’imprenditore ha mostrato orgogliosamente gli esterni della casa dei suoi sogni, quella di fronte alla quale si fermava estasiato a fantasticare quando era ragazzino.
“Un giorno, se avrò abbastanza soldi, comprerò una casa come questa, se non proprio questa stessa”- si diceva. La dimora in questione è Villa Montone-Gabrielli, splendida masseria di fine Ottocento egregiamente restaurata, che appartenne a una delle famiglie all’epoca più in vista di Noci.

06 13 Pensa in grandeUn tesoro di bellezza visiva con tante importanti storie alle spalle, a cui si aggiunge quella odierna del nuovo proprietario. Lì, sotto gli archi e accanto a quei preziosi affreschi, circondato dal garrire delle rondini e dal verde che infonde nuova energia e nuovo respiro, la famiglia D’Ambruoso, alla domenica, stacca temporaneamente la spina dal lavoro per rigenerarsi. Cosa ci insegna la storia di Giovanni D’Ambruoso? Che nella vita le difficoltà non mancano mai, ma non sono affatto una buona ragione per rinunciare ai propri sogni. Specialmente all’indomani di un periodo per tutti molto difficile, non bisogna restare rannicchiati in un angolo a piangersi addosso, ma rimboccarsi le maniche. Prima pensare e sognare in grande, e poi agire altrettanto in grande per concretizzare i nostri sogni. Magari, come nel caso del nostro concittadino, quello che non avremmo mai lontanamente immaginato finisce per avverarsi.

Per chi l'avesse persa, è possibile vedere l'intera puntata a questo link

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/pensaingrande/seconda-puntata--giovanni-dambruoso_F311976401000201

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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