NOCI (Bari) – Ero una ragazza come tante altre. Ogni mattina mi svegliavo per andare a lavoro e fino a quel giorno gioivo e soffrivo per le cose di tutti i giorni: una promozione a lavoro poteva rendermi felice, una delusione d’amore mi sembrava uno degli ostacoli più insormontabili. La mia vita scorreva abitudinaria in quella routine che tanto amavo.
Qualcosa è cambiato, dentro di me qualcosa si è spezzato. I miei occhi, la mia vista, hanno acceso il primo campanello d’allarme. Nel giro di pochi giorni mi è stata diagnosticata una neutrite retrobulbare ed è in quel momento che ha avuto inizio il mio calvario.
NOCI (Bari) – William Shaespeare ha detto: “La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata”. Una grande donna, invece, Oriana Fallaci ha scritto: “Se nascerai uomo non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada. Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo, di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza. Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace”.
NOCI (Bari) – Spesso quando scriviamo, quando ascoltiamo una canzone, quando guardiamo un film, ci piace immaginarci nella vita di un altro, immedesimarci in realtà che non sono le nostre e che alle volte ci appaiono più semplici, più entusiasmanti o talvolta ci piace pensare che quel lieto fine possa in qualche modo appartenerci. A volte però dimentichiamo una cosa fondamentale: noi stessi possiamo diventare il lieto fine per qualcuno o il mezzo attraverso il quale quel qualcuno può raggiungere la serenità, o – nel migliore dei casi – è dal peggio che può nascere il meglio.
NOCI (Bari) - È già ora di alzarsi. Il mio primo pensiero va direttamente alla giornata che mi aspetta. Devo correre a lavoro, vestirmi in modo elegante perché ho una riunione importante con alcuni membri di un’azienda estera che vogliono collaborare con noi. Poi pranzo con loro e con i dirigenti, nel pomeriggio torno a lavoro. Alle 17 devo scappare in palestra per il corso al quale non posso mancare, poi doccia veloce e subito dalla mia ragazza che mi aspetta per festeggiare il nostro quarto anniversario. Ah, dimenticavo: forse è una follia, ma oggi in occasione di questo giorno così speciale vorrei chiederle di sposarmi.
NOCI (Bari) – Stremata da una torrida giornata estiva in città, al mio risveglio ho deciso di trascorrere qualche ora in piscina. Lettore mp3, un buon libro e il mio telo: l’unica compagnia che avevo scelto.
Quel giorno sembra che la mia stessa idea sia stata condivisa da molta altra gente. Lo spazio in cui potersi rilassare era ridotto al minimo, così sono stata costretta a ritagliarmi un angolino sul prato dove poter stendere il mio telo. Quella stretta vicinanza agli altri mi ha permesso di osservare e –ahimè – qualche volta anche di ascoltare.