BRUXELLES - Il Parlamento si è impegnato sin dal 2009 a sostegno delle persone colpite più duramente dalla crisi economica e finanziaria, garantendo fondi sociali e per il welfare fino al 2020 e favorendo gli spostamenti dei cittadini nell'UE. I deputati europei hanno guidato l'iniziativa per un sistema di garanzia per i giovani per fornire loro formazione od occupazione.
Hanno sostenuto i cittadini impiegati in altri paesi, assicurando il riconoscimento delle qualifiche professionali in tutta l'UE e garantendo che le retribuzioni e le condizioni dei lavoratori non fossero compromesse in caso di distaccamento all'estero. Hanno approvato l'iniziativa faro ERASMUS+ che mette a disposizione borse di studio per i giovani all'estero. Una delle principali preoccupazioni del Parlamento europeo è stata garantire sostegno alle lavoratrici gestanti e dei lavoratori genitori, nonché l'incremento del numero delle donne che ricoprono ruoli dirigenziali. Ha inoltre migliorato la salute e la sicurezza sul lavoro per gli autisti di autobus e per gli autotrasportatori e per i lavoratori esposti alle radiazioni elettromagnetiche.
1. Aiuti dell'UE per lavoratori in esubero, autonomi e temporanei e aiuti per i giovani disoccupati
Il Parlamento ha impedito il taglio di una serie di programmi sociali chiave finanziati dall'UE. Ha chiesto che i fondi del Fondo sociale europeo (FES) costituiscano circa un quarto dei finanziamenti per gli aiuti regionali dell'UE per il 2014-2020. I parlamentari hanno insistito affinché gli aiuti per i lavoratori in esubero continuino dopo il 2013. Sono inoltre riusciti, nonostante l'opposizione di alcuni Stati membri, a mantenere il fondo di aiuti europei agli indigenti che sostituisce il programma di distribuzione alimentare dell'UE.
È riuscito, a dispetto dell'opposizione di alcuni Stati membri, a salvare il Fondo per il sostegno europeo agli indigenti (che sostituisce il programma UE di distribuzione di alimenti che alcuni Stati membri avevano voluto rottamare.) E' stato inoltre ripristinato il miliardo di euro che la Commissione aveva inizialmente proposto di tagliare, assicurando che il finanziamento totale del Fondo resti di € 3,5 miliardi.
Grazie al Parlamento, il denaro per gli aiuti regionali del fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione sarà esteso a nuovi gruppi di lavoratori, come i lavoratori autonomi e con contratti temporanei, in virtù delle nuove norme concordate con gli Stati membri. Il Parlamento ha inoltre garantito la continuazione, nell'ambito del programma per il cambiamento sociale e l'innovazione, dei tre programmi esistenti, il programma Progress per l'occupazione e l'inclusione, il fondo per i servizi europei per l'occupazione (EURES) e lo strumento di microfinanza.
Sistema di garanzia per i giovani
I deputati al Parlamento europeo sono stati i primi a proporre i sistemi di garanzia per i giovani negli Stati membri, approvati da capi di Stato e governo, per assicurare che nessun giovane nell'UE resti senza lavoro, istruzione o formazione per un periodo superiore a quattro mesi. Tali sistemi dovrebbero poter accedere ai finanziamenti del Fondo sociale europeo.
2. Lavorare e studiare all'estero
Il Parlamento ha aiutato in modo risoluto i cittadini dell'UE a muoversi liberamente tra gli Stati membri per fini lavorativi o di studio. Ha adottato nuove norme sul riconoscimento delle qualifiche professionali e ha proposto la creazione di una carta elettronica con informazioni sulle qualifiche e le esperienze.
I deputati al Parlamento europeo hanno fatto pressioni affinché fossero approvate nuove leggi per migliorare le condizioni occupazionali dei lavoratori distaccati in un altro paese dell'UE. Lo scopo è impedire il dumping sociale e contrastare la creazione di società di comodo.
I datori di lavoro europei e i loro lavoratori stranieri possono beneficiare di un permesso singolo, che elimina la burocrazia e semplifica le procedure sia per i lavoratori immigrati sia per i loro datori di lavoro fornendo un permesso di lavoro e di soggiorno combinato. Le autorità nazionali di ciascun paese mantengono la facoltà di decidere se consentire l'ingresso di lavoratori extracomunitari e quanti accoglierne.
Il Parlamento ha approvato una legge per promuovere la mobilità del lavoro nell'UE vietando la discriminazione e il trattamento iniquo dei lavoratori migranti in Europa.
I deputati hanno lavorato molto duramente per tutta la durata della legislatura anche per convincere gli Stati membri che le persone dovrebbero essere in grado di trasferire i loro diritti pensionistici quando si muovono a lavorare in uno Stato membro diverso.
Il Parlamento si è inoltre impegnato in favore del nuovo programma ERASUMS+ per i giovani, l'istruzione e lo sport, che unisce tutti gli attuali programmi dell'UE per l'istruzione, la formazione e lo sport con il programma Erasmus per l'istruzione superiore. Il nuovo programma avrà una dotazione di 14,7 miliardi di euro (un aumento pari al 40% del livello di spesa attuale) e oltre quattro milioni di studenti di tutte le età potranno beneficiare di maggiore mobilità e cooperazione all'estero grazie al nuovo assetto.
3. Genitori lavoratori e donne in posizioni dirigenziali
I deputati al Parlamento europeo hanno votato per estendere il congedo di maternità da 14 a 20 settimane con retribuzione completa, con una certa flessibilità per i paesi che offrono già qualche forma di congedo per motivi familiari. Hanno chiesto l'approvazione del diritto a due settimane di congedo pagato di paternità. Hanno inoltre approvato norme che vietano il licenziamento di lavoratrici gestanti e che garantiscono loro il diritto di rientrare al lavoro nella stessa posizione o in una equivalente.
Il Parlamento ha approvato una legislazione volta ad aumentare la percentuale di donne in posizioni dirigenziali di alto livello e ha proposto un piano per portare più donne nei consigli di amministrazione.
4. Salute e sicurezza
I deputati al Parlamento europeo hanno operato per migliorare la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Grazie al Parlamento, che ha fatto richiamo alle preoccupazioni sulla salute e sulla sicurezza, anche stradale, e alla necessità di un'equa concorrenza nel settore dei trasporti su strada, gli autisti di autobus e gli autotrasportatori autonomi possono ora godere delle stesse norme sul numero di ore lavorative degli autisti dipendenti.
I deputati al Parlamento europeo hanno approvato una legge per migliorare la sicurezza dei lavoratori esposti a rischi elevati per le radiazioni da campi elettromagnetici, per esempio nelle industrie pesanti quali quelle della lavorazione dell'acciaio e dei metalli, e delle persone che lavorano per molte ore in prossimità di stazioni di trasmissione televisiva o radiofonica, strutture radar o piloni per le reti telefoniche mobili, definendo valori limite e obbligando i datori di lavoro a valutare i rischi di esposizione e ad adottare misure per ridurli.
Fonte: www.elections2014.eu/