NOCI (Bari) - Nessuno dei tre candidati nocesi è riuscito a raggiungere la poltrona di consigliere regionale. Sfuma la possibilità di far tornare un nocese in Regione e si apre un forte dibattito interno ai partiti sulle conseguenze politiche del voto a Noci ed in maggioranza.
GIANNI SCHIAVONE (PDL) - Non ce l'ha fatta Schiavone, forte del sostegno politico dell'on. Bruno e del min. Fitto, i quali si erano battuti per una candidatura giovane, motivata e apprezzata. Nonostante le richieste per un voto "nocese" più volte ribadite in campagna elettorale, nonostante il richiamo a non disperdere il voto, nonostante la forza economica dei gruppi che appoggiavano la candidatura, Schiavone ottiene da Noci "solo" 2123 voti. Troppo pochi, perché aggiunti ai 2070 voti recuperati nei comuni della provincia Schiavone si attesta 13° nella lista del PDL, troppo lontano dalla elezione. A remare contro la candidatura di Schiavone è stato anche il mancato appoggio di diverse personalità del PDL locale che sono riuscite a "dirottare" su altri candidati circa 1300 preferenze. Non sarebbero servite per la sua elezione, ma avrebbero rimandato una immagine di un PDL coeso, ma così non è stato e nel PDL locale assisteremo di sicuro ad una qualche resa dei conti. Già il ministro Fitto, deus ex-machina di Schiavone, ha rassegnato le sue dimissioni dopo la terza sconfitta consecutiva patita in Puglia. Sarà Berlusconi a decidere per lui, anche se la giovane età lo rende di sicuro un cavallo azzoppato, ma non ancora finito. A Noci, quindi, è naturale che venga messa in discussione anche la guida del coordinamento cittadino incapace di esprimere una leadership forte.
MARINO GENTILE (I PUGLIESI) - Non riesce il tris a Marino Gentile che manca la poltrona di consigliere regionale, ma conserva quella di consigliere provinciale e comunale. La sua candidatura, fortemente appoggiata dal presidente provinciale Schittulli, era maturata proprio per rafforzare la lista "I Pugliesi" chiedendo a Gentile un sostegno concreto ed un rinnovato impegno nella terza campagna elettorale consecutiva della sua carriera politica. I numeri dicono che Noci premia Gentile con 1246 voti più 482 recuperati in provincia. Il totale, 1746 voti, lo colloca all'ottavo posto nella lista I Pugliesi. Per Gentile è comunque un successo. Nel 2008 la sua lista civica, Città Domani, prese 962 voti, non male per un esordio: 2 consiglieri comunali ed un assessore. Nel 2009 con la Lista Schittulli si aggiudicò ben 2364 voti e fu eletto consigliere provinciale. La sua lista fu la più suffragata a Noci, il PDL presentava un candidato di Castellana Grotte e prese 1146 voti, la Puglia prima di tutto con Fortunato Mezzapesa 1715 voti, l'UDC con Enzo Notarnicola 1671, il PD con Antonio Lippolis 1260 voti. Nel 2010 la sua candidatura a consigliere regionale, secondo varie fonti, sarebbe risultata indigesta all'on. Bruno e a parte del PDL locale considerandola un gesto di "ingordigia" politica considerato il sostegno del PDL locale nella sua elezione dell'anno prima. Si spiegherebbe così l'inaspettata candidatura di Schiavone, secondo alcuni, voluta da Bruno per arginare una probabile confluenza di maggiori voti su Gentile con una inevitabile debacle per il PDL. Sono noti, infatti, gli screzi elettorali tra Gentile e Schiavone. Complessivamente Gentile rafforza la sua presenza in città ed in provincia forte di un ampio consenso popolare.
FIORELLA DANIELE (UDC) - Debole il risultato dell'UDC nocese, il più basso nella storia degli ultimi 10 anni. Il partito ha puntato su una candidatura nocese, ma Fiorella Daniele ha raggiunto solo le 154 preferenze a Noci. Strano se si pensa alle 1671 preferenze per Enzo Notarnicola alle provinciali del 2009, ai 1695 voti per le Europee del 2009, ai 1898 voti per la lista UDC alle comunali del 2008, ai 1816 voti per il Senato nel 2008 e ai 1756 voti per la Camera sempre nel 2008. Cosa è successo? Dove sono finiti questi voti? Una lista con soli 562 voti e 421 preferenze ai candidati consiglieri è qualcosa che farà riflettere molto il partito. Di sicuro l'emorragia di voti c'è stata e presumibilmente verso il PDL. A giugno del 2009 nel post elezioni si aprì una profonda crisi all'interno dell'UDC e questi voti bassi testimoniano che non sia ancora passata.