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La Deco Domus non smette di vincere: Bruno "Sento le mie compagne, mi fido di loro. Continuiamo così"

12 03 deco domus vs tuglieNOCI (Bari) - Una bellissima storia quella della nuova Deco Domus Noci di serie C: nuova perché si tratta di un roster rivoluzionato rispetto a quello degli anni passati, studiato e confezionato ad arte dall'accoppiata vincente del direttore sportivo Vincenzo Mastropasqua e dell'allenatore Marcello Perrone.
La squadra sta lavorando bene e non conosce ancora la parola "sconfitta", dopo 8 partite disputate e 8 vittorie portate a casa, per la testa del girone B. L'ultima è arrivata domenica, in casa, contro il Tuglie, avversario sempre temuto dalla pallavolo nocese per il forte vivaio pallavolistico salentino, ma domato con giustezza ed esperienza dalle biancoverdi, in questo incontro di andata.
"Quando gioco con le mie compagne "Le sento". Io mi fido di loro" ci confessa l'opposto salentino Benedetta Bruno, top scorer dell'incontro e tra le migliori in campo in questo inizio stagione. E per raccontare questa Deco Domus partiamo da queste emozioni. (foto di Sara Tinelli -  6 Tritto, 3 Bruno, 9 Laneve, 15 Turi, 11 Corallo, 7 Sibilia)

Una partita bella ed equilibrata quella messa in scena da Talion Volley Tuglie e Deco Domus Noci, al cospetto di un palaFiore sempre più gremito per la squadra di casa.
Sin dal primo set è chiaro il quadro del match: chi vorrà portare a casa i 3 punti dovrà mettercela tutta e non cullarsi al cospetto di un avversario tecnico e d'esperienza.
Le nocesi fanno loro il primo parziale per 25-21, ma al ritorno in campo il Tuglie non mostra certamente un atteggiamento arrendevole: Leucci con una palletta d'astuzia, in mezzo al campo avversario, mette a terra il 7-3, ma qualche attacco fuori delle sue permette alle nocesi di riavvicinarsi.
Le due squadre si prendono e riprendono continuamente, fino al 20-17 biancoverde, con muro singolo di Corallo, che segna un gap più significativo rispetto ai precedenti, costringendo mister Vincenzo Barone a chiamare il time out.
Il richiamo del mister tugliese non sortisce gli effetti sperati e infatti le padrone di casa mettono giù un +4, conquistando il primo set point del 2° parziale: la prima battuta non va, ma sul cambio palla, le avversarie sbagliano il servizio, consegnando il 25° punto e il set alle nocesi.

Il Tuglie nel 3° set non demorde ancora e concede il primo punto nocese alla brava Tritto solo sul 5-1, dopo qualche alzata non perfetta di Laneve.
Fino a metà set le avversarie mantengono il vantaggio, ma poi riparte la giostra di allunghi e riprese, fino al turno in battuta di Barba che farà passare alle nocesi un brutto quarto d'ora: doppio ace, palle piazzate e alzate imprecise nel Noci, fino al 21-19 per il Tuglie che costringe mister Perrone a correre ai ripari; il Noci interrompe il servizio di Barba con il 20° punto, contro i 22 avversari e poi Tritto riporta le sue in parità, 22-22.
Il punto successivo è del Tuglie, ma Bruno trova un varco splendido tra muro e difesa, dopo gran difesa di Sibilia, per il 23-23: sono momenti concitati, una vittoria delle avversarie potrebbe mettere in discussione il lavoro fatto sin qui dalle biancoverdi e il muro vincente di Lia, top scorer per le sue con 14 punti, fa tremare la panchina di Perrone.
Secondo time out biancoverde, le nocesi non vogliono perdere il 3° set, ma questa volta è il direttore di gara a metterci lo zampino, con un 4° tocco fischiato a sfavore delle avversarie, che invece sostengono di aver visto una invasione nocese.
Ora è mister Barone a richiamare le sue alla concentrazione e alla freddezza, ma il Noci si porta avanti 25-24: Bruno sbaglia il servizio, ma le avversarie ricambiano con un attacco lungo di Leucci che reagisce di stizza al suo errrore decisivo.
E' festa al palaFiore, l'ottava vittoria è messa in cassaforte, con il 27-25 finale e il 3-0 nel conto set: la capolista continua così a primeggiare nel girone B con 21 punti, +2 sull'inseguitrice Agriden Castellaneta, attesa il 16 dicembre proprio al palaFiore e unica delle big non ancora affrontata dalle nocesi.

Benedetta Bruno (16 punti per lei nel match, più delle altre compagne), però, mette subito le cose in chiaro: "Partiamo dal presupposto che penso che nessuna squadra sia imbattibile. Fino ad ora abbiamo creduto in noi stesse, nei nostri mezzi e abbiamo lavorato bene. E su questa strada dobbiamo proseguire.
Quando si vuole vincere un campionato non esistono prove del nove. Bisogna giocare bene ogni partita, e sentirla importante.
Inoltre, all’appello tra le prime della classe manca ancora il Castellaneta che incontreremo in casa il 16 dicembre. Credo sarà fondamentale tenere sempre bene a mente qual è il nostro obiettivo. Il rischio di abbassare l’attenzione è sempre dietro l’angolo".

L'opposto 27enne salentino, l'anno scorso in B2 con il Grotte di Castellana Volley, c'ha messo davvero poco a diventare una leader in campo e fuori, anche nel cuore dei tifosi biancoverdi: tra le top scorer di ogni match, grintosa e meticolosa, sempre apparentemente insoddisfatta del suo apporto e vera perfezionista anche dopo aver messo a terra un punto degno di una grande giocatrice.
"Sono ancora molto lontana dall’essere soddisfatta di me stessa, il mio contributo può e deve essere sicuramente maggiore di quello dato fino ad ora. Sono certa di poter fare molto meglio. Sentirmi appagata non è nelle mie corde". Ecco, appunto.

Una cosa però Benedetta Bruno non riesce a nasconderla quando è in campo ed è la serenità di giocare con una squadra di cui si sente parte e che le appartiene: "La mia stagione sta andando bene, non soltanto per le otto vittorie consecutive, ma anche per l’accoglienza e la disponibilità incontrate qui a Noci, da giocatrice “fuori sede”. Partendo dal mister, passando per tutto lo staff dirigenziale e finendo alle mie compagne di squadra. Sono contenta di far parte di un organico competitivo e di esperienza come il nostro.
Se dovessi descrivere le mie compagne lo farei tramite ciò che provo quando gioco insieme a loro. “Le sento”. Io mi fido di loro. E penso che in una squadra non ci sia nulla di più importante. A loro dico, con un proverbio dialettale delle mie parti, “damme tiempu ca te dau gustu”. Spero capiranno cosa significa. Ai nostri tifosi, che ringrazio per la sempre maggiore partecipazione, dico di continuare a seguirci e sostenerci, perché per un giocatore non c’e nulla di più bello di vedere il proprio palazzetto gremito di gente, che condivide le sue stesse emozioni e sogna, come lo stiamo facendo noi".
E questa è una bella storia davvero.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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