NOCI – Il manager, scrittore e sommelier nocese Peter Durante si è recentemente raccontato in una intervista a Skuola.net, uno dei siti più frequentati dagli studenti di ogni età che si proiettano già nel futuro. A cuore aperto, Peter ha parlato della sua ascesa nel mondo del lavoro. Un’ascesa non certo facile, ma mossa da un impegno e da una passione che hanno vinto a mani basse sui sacrifici affrontati. Oggi Peter si autodefinisce la persona più fortunata che conosca e si sente in dovere di condividere parte di questa fortuna con i giovani che stanno per affacciarsi nell’universo lavorativo, con alcuni consigli che potranno rivelarsi per loro preziosi.
Figlio di un agente immobiliare e di un avvocato (il primo avvocato donna che Noci abbia avuto) Peter ha frequentato l’Università degli Studi di Bari facendo l’autostoppista negli anni in cui la Puglia non era certo quella turistica e sviluppata che conosciamo oggi. “Non avevo i soldi per andare a studiare fuori sede, e allora ho optato per Bari”- confessa Peter. Papà Domenico lo voleva ragioniere, mamma Rina avvocato come lei, ma Peter ha avuto il coraggio di scegliere con la sua testa e con il suo cuore. Laureatosi con il massimo dei voti, ha deciso di far rotta verso Catania, per fare il capoarea della Rinascente. Nel giro di poco tempo, l’azienda gli affida il compito di selezionare oltre 100 addetti per il nuovo store di Palermo. Il suo appassionato e costante impegno gli è valso un posto nell’ufficio HR di Milano. L’ascesa continua fino a una nuova chiamata in Rinascente e Peter, a soli trent’anni viene nominato capo HR dell’intera azienda. Il lavoro lo ha portato a conoscere persone che avrebbero segnato e arricchito la sua vita non solo sotto l’aspetto professionale.
E’ il caso ad esempio di Marchionne, con il quale Peter ha avuto modo di lavorare in Fiat anche se solo per poco tempo. Mentre Peter si stava intatti trasferendo a Torino, i manager di Pirelli gli hanno offerto la posizione di Direttore del Personale Mondo della divisione industriale…un’offerta impossibile da rifiutare. Con grande coraggio, Peter ha colto ogni singola occasione, recandosi ovunque il lavoro chiamasse, anche se ciò significava trascorrere lunghi periodi lontano dai suoi figli, col rischio che vivessero grandi disagi (sui momenti bui legati agli amati figli Peter ha scritto un libro dal titolo “420 grammi”, edito da Feltrinelli. Dopo aver viaggiato in lungo e in largo in Europa e negli Usa, Peter è di nuovo a Milano, attualmente in Italgas.
“È un lavoro gratificante, hai la possibilità di “incidere” e far accadere le cose. Ma attenzione: porta con sé un’enorme responsabilità: sapere che le nostre decisioni impattano le persone, le loro vite, le loro famiglie, il loro futuro. A chiunque voglia intraprendere un percorso professionale in questo mestiere do sempre un consiglio: non chiuderti negli uffici, ma vai negli stabilimenti, nelle fabbriche, nei siti produttivi. Senti gli odori, i rumori, le sensazioni che offre il sudore degli uomini e delle donne che lavorano. Fai un giro in uno degli stabilimenti chiusi, abbandonati, dismessi ed avrai la consapevolezza della serietà, del rigore e della professionalità che occorrono per diventare un bravo HR, perché forse da una nostra scelta non corretta è dipesa quella chiusura e qualche papà o mamma è tornato a casa senza lavoro e senza sapere come dirlo ai figli”. Così Peter racconta il suo lavoro agli studenti. Una parola chiave all’interno del contesto lavorativo? Sicuramente “merito”. Sostiene infatti Peter Durante: “Chi crede nel merito sa come trovare in sé la forza per far bene, sa quanto può valere e che il proprio talento prima o poi sarà riconosciuto”. Preziosi i suoi consigli, da selezionatore, per chi voglia preparare un CV o affrontare un colloquio: “Non mettere il cellulare sul tavolo. Non dire alla quarta parola che vorresti fare l’AD. Segui la passione. Non fare colloqui per qualcosa che non ti appassiona perché il mondo del lavoro è difficile e competitivo e soltanto seguire una passione potrà darti la marcia in più per emergere e farti notare. E soprattutto per farti felice e riconoscere le fortune che abbiamo”.