BARI - “Essere donne nel 2023 è ancora una corsa ad ostacoli e molto spesso le azioni messe in campo per agevolare la nostra vita non rispettano, pur con le migliori intenzioni, quelli che sono i principi fondanti della nostra autonomia e libertà e dei diritti conquistati.
Oggi su tutti gli organi di stampa è stata riportata la notizia di una Delibera regionale proposta dall’Assessorato al Welfare, in riferimento al piano delle politiche familiari, relativa ad interventi a tutela delle donne in gravidanza; interventi che non sono apparsi in linea con il programma di governo e con quanto, come donne di sinistra, abbiamo conquistato per rendere la maternità un percorso di libertà e di scelta consapevole. Con la volontà di agire per il meglio per tutte noi, accogliamo con favore le dichiarazioni dell’assessora al Welfare Rosa Barone che con il ritiro della Delibera dimostra come la nostra Regione sia realmente attenta e in linea con l’Agenda di genere che ha costruito un percorso omogeneo ed integrato di interventi.
Concordiamo e riteniamo doveroso avviare sin da subito un confronto con tutte le realtà coinvolte sugli indirizzi del Piano delle Politiche Familiari 2020. Ribadiamo il valore della Legge 194, e lavoreremo per rafforzare la rete dei Consultori e della prevenzione. Poniamoci come primo obiettivo l’elaborazione di un piano strutturale della Giunta per sostenere le donne pugliesi con politiche integrate (in linea con l’Agenda di genere approvata) sul piano dell’occupazione, dei servizi di conciliazione, della formazione, del sostegno al reddito, della salute delle donne in gravidanza e nel post parto con la messa a disposizione di risorse per asili nido, babysitter e azioni che possano conciliare vita e lavoro. Solo così riusciremo a dare risposte concrete anche sul grande tema della denatalità, che è innanzitutto il frutto della condizione di precarietà che largamente le donne subiscono”.