NOCI - Anche gli agricoltori nocesi protestano contro le norme europee in materia agricola.
Da qualche settimana presso il Nuovo Foro Boario c’è un presidio fisso di agricoltori che unisce oltre 120 tra allevatori e agricoltori di Noci,Putignano,Gioia del Colle, Alberobello e Mottola che hanno come obiettivo quello di non permettere l’attuazione delle norme europee e sperano anche di ottenere benefici e sussidi statali a sostegno del primo settore che deve far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime e alla concorrenza sleale degli altri paesi europei.
Noi di Noci24.it siamo andati al presidio e il responsabile di questa protesta, Flavio Mezzapesa ha risposto alle nostre domande.
“Vogliamo avere voce in capitolo ed essere protagonisti nelle scelte politiche - ha esordito Mezzapesa parlando del motivo della protesta - Il problema è che non abbiamo voce in capitolo nelle scelte decisionali dei governi. Con questa protesta vogliamo ottenere visibilità, per farci rispettare e per far garantire i nostri diritti. Noi resteremo qui fino a quando le nostre richieste non verranno esaudite. Principalmente anche noi protestiamo affinché l’Unione Europea non attui le norme su farine di grillo, carni sintetiche, terreni incolti e vorremmo la parità dei trattamenti fitosanitari su tutti i terreni, tutti i Paesi devono avere gli stessi disciplinari che porta alla concorrenza sleale. Dal Covid abbiamo anche subito un aumento sensibile dei prezzi delle materie prime e noi non abbiamo il potere decisionale per fissare il prezzo dei nostri prodotti. Io ho detto agli altri colleghi o ci facciamo sentire o moriamo, ed eccoci qui”.
Parlando di Noci e di ciò che si può fare a livello comunale a sostegno della protesta: “Abbiamo interpellato diverse volte il Sindaco, sono stato nel suo ufficio due volte, ma ad oggi non si è fatto mai vedere e questo è molto deludente. L’assessore all’agricoltura si è affacciato una volta ma non si è fermato più di tanto. Noi siamo disposti a parlare e a dialogare ma purtroppo da parte loro non è stato recepito il messaggio”.
Il 7 febbraio scorso l’UE ha ritirato la proposta sui pesticidi chimici ed anche il Governo italiano inizia a fare dei passi verso la categoria: “Questo è sicuramente un primo passo, qualcosa si sta smuovendo. Come si sta muovendo qualcosa anche in Italia. La Meloni ha parlato dei 3 miliardi di fondi stanziati dal PNRR ma noi non abbiamo visto nulla. Se i costi continueranno ad aumentare a breve mancherà proprio la materia buona, ci saranno prodotti sempre più inquinati”.
In vista delle prossime proteste alla quale il presidio nocese parteciperà nelle prossime settimane ad una protesta a Roma.