NOCI (Bari) - Sabato 30 luglio, a Dimora Intini, in occasione della presentazione della Noci Tourist Card dell'associazione Noci My Destination, si è parlato di azioni e obiettivi strategici per il turismo nocese, alla presenza di voci autorevoli del settore come il Sottosegretario alla Cultura e al Turismo, Antimo Cesaro. La carta del turista rappresenta un piccolo passo per il miglioramento del servizio turistico nocese, attraverso le convenzioni con esercizi commerciali del comune e attrazioni extraurbane, come lidi marittimi e visite guidate, ma molto ancora si deve fare per raggiungere l'obiettivo di una Noci meta turistica, al di là della sua posizione centrale, dell'aria salubre e del buon cibo.
Diventare una meta turistica o come si usa dire più di frequente, una "destinazione", vuol dire rappresentare un punto di arrivo diretto per il turista, il posto pre-scelto per la sua vacanza; non è attualmente così per Noci, scelta dai turisti per la sua posizione centrale rispetto ai maggiori centri attrattivi turistici come Alberobello, Castellana Grotte, Monopoli, Polignano, ecc.
L'obiettivo di Noci My Destination, associazione turistica costituitasi circa 2 anni fa, sarebbe quello di conferire dignità turistica alla cittadina, come sottolineato nel corso dell'evento, partendo dalle piccole migliorie del servizio e puntando, negli anni, di pari passo alla crescita associativa, a raggiungere risultati di valore e duraturi.
La presidente Annalisa Fauzzi sottolinea quel che si è fatto fin oggi, partendo dalle basi, cioè dalla rete associativa che, sottolinea Mino Tinelli, tesoriere dell'associazione, non è solo volta a riempire le camere delle strutture ricettive, ma punta all' obiettivo più alto e a lungo termine del fare di Noci una DMO-Destination Marketing Organization, cioè una destinazione.
Tra le azioni concrete già portate a termine dall'associazione figurano, inoltre, due importanti "Buy Puglia", gli incontri cioè dove le mete pugliesi vengono presentate ai tour operator; Noci è stata descritta e raccontata a ben 80 operatori internazionali, anche grazie alle associate Anna Di Sisto e Veronica Andriulo di Puglia&co, referenti del mercato estero e dei Buy Puglia, appunto.
Noci piace ai francesi per il buon cibo, agli inglesi per i "big party-grandi feste" in masseria, ai bikers per i percorsi naturali che il territorio offre e al turista per la tranquillità e pace cittadina: la vocazione non ancora turistica di Noci, infatti, è paradossalmente, ma anche logicamente, la sua attuale fortuna.
Tutte le voci del dibattito del 30 luglio convengono però sul potenziale che la cittadina possa ancora esprimere nel turismo e sulla sua reale possibilità di diventare "Destinazione".
Annalisa Fauzzi sottolinea quanto importante sia l'organizzazione, l'unione e il fare rete per poter raggiungere l'obiettivo, nonostante Noci My Destination sia ancora agli inizi e con lei anche il progetto della Tourist Card: il primo passo è però fatto sottolinea Mino Tinelli, prima dell'intervento del responsabile della comunicazione, Francesco Recchia, sui servizi offerti dalla carta.
La Noci Tourist Card, nominale e numerata, sarà usufruibile solamente dai turisti, previo pernotto in un B&B o albergo dell'associazione: la carta permetterà l'accesso convenzionato e promozionale a tutte le attività elencate nel cartaceo allegabile o leggibile tramite "Qr code" posto sulla tessera.
L'elenco riunisce gli esercizi commerciali nocesi propostisi per l'iniziativa, due lidi marittimi e la visita guidata nelle Grotte di Castellana: la distribuzione della carta permetterà una raccolta dati del turista, importante per il monitoraggio dei flussi di forestieri e stranieri a Noci e per future campagne di e-mail ed sms marketing promozionali.
I principi del marketing, promozione-produzione-commercializzazione del prodotto-placement-sostenibilità, devono essere, per la presidente, i fari guida del lavoro che da oggi per il futuro, la sua associazione si prodiga di mettere in atto.
Noci dovrebbe disciplinare la sua offerta, dai laboratori didattici alle visite guidate e, come detto più volte dalla moderatrice Maria Laforgia, deve "conoscere ciò che ha nella credenza per sapere cosa offrire all'ospite".
Per un grande obiettivo, lo sforzo economico non potrebbe essere piccolo e a questo si collega il Sottosegretario al MIBACT (Ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo), Antimo Cesaro, reduce dalla recente presentazione a Matera del PON "Cultura e sviluppo", pronto a stanziare 114 milioni di euro per 5 regioni del Sud tranne il Molise, al fine di incrementare la proposta imprenditoriale culturale, turistica e creativa del Mezzogiorno.
"Le domande potranno pervenire dal 15 settembre: puntiamo su progetti che, al di là del finanziamento, sappiano camminare dopo un po' sulle loro gambe. Non puntiamo alla promozione degli eventi, ma a sostenere attività imprenditoriali che creino occupazione", questo il succo del discorso di Cesaro, che promette di ritornare a Noci settembre, per presentare al meglio il PON del Mibact.
Il senatore Piero Liuzzi non ha "paura" nel sottolineare il ritorno economico generato dalla cultura e dal turismo, ben accetto per dare una spinta al paese e migliorarne i servizi: per raggiungere l'obiettivo c'è però bisogno della collaborazione di tutti, compresa l'Amministrazione Comunale.
Per il turismo il sindaco Domenico Nisi dice di starsi muovendo in più direzioni, con l'inserimento delle masserie e dei luoghi storici, ad esempio, nei tour riconosciuti e la richiesta al Museo di Egnazia di ri-ottenere reperti rinvenuti sul sito nocese di Barsento.
A proposito di Barsento, il primo cittadino fa intendere che il Comune abbia intenzione di riprendersi l'area suddetta e valorizzarla, ma insieme ai grandi progetti, punta anche alle piccole azioni che potrebbero migliorare l'offerta turistica, come la traduzione dei pannelli didattici del Museo Diffuso, in inglese.
Domenico Nisi auspica, inoltre, un successivo incontro di confronto e pianificazione con gli operatori turistici, proponendo l'idea di creare una linea di trasporti, da Noci per i dintorni, che vada a colmare la grossa mancanza di collegamenti pubblici nel nostro territorio.
Per Pasquale Del Vecchio, ricercatore nel laboratorio di ingegneria economica-gestionale dell'Università del Salento e relatore della serata, il segreto del successo turistico è nella dimensione "smart" della sua offerta, cioè interattività e facile accesso al servizio: il cartaceo sarebbe ormai superato, tutto passa dai device tecnologici e una meta turistica che funzioni, viene condivisa sui social e divulgata, ottenendo un ritorno d'immagine e si spera di turismo.
Le idee, o alcune di loro, sono in tavola: la tourist card è già una realtà, perfettibile, ma concreta. Il resto è tutto da costruire e volere, in egual modo, da tutte le parti coinvolte, cittadini in primis.