NOCI (Bari) - I cittadini nocesi ci segnalano alcune anomalie sulle strade nocesi. L'attenzione questa volta ricade sulla rotatoria, o meglio su quello che ne rimane, posta in via Benedetto Croce (nella foto). Da quando è stata costruita versa in una condizione fatiscente e non vi è un'adeguata segnaletica che la indichi.
Il Codice della Strada vuole che la rotatoria o rondò alla francese (scritto correttamente in lingua francese "rondeau"), sia un tipo di intersezione a raso, in quanto, le strade che afferiscono ad essa sono poste sullo stesso piano senza intersecarsi. Funzione non assolta dalla medesima perché probabilmente in "posizione promiscua" rispetto ai sensi di marcia. Gli automobilisti forse per questo continuano a non utilizzarla scambiandola piuttosto come ostacolo da evitare. Ed invece dovrebbe assolvere all'importante funzione di controllo e semplificazione del traffico.
L'uso di una rotatoria con precedenza ai veicoli che la percorrono presenterebbe ovvi vantaggi. Innanzitutto maggiore sicurezza, poiché, l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli che hanno già impegnato la rotatoria, ha un effetto di controllo sulla velocità dei veicoli in transito, per non parlare della maggiore capacità di smaltire il traffico. Le persone che abitano nella zona, subirebbero meno inquinamento acustico oltre che atmosferico. La diversa attribuzione della precedenza consente inoltre di ridurre notevolmente il diametro d'ingombro complessivo, con importanti ricadute sull'uso del territorio. Tuttavia la necessità di anelli con diametro esterno di almeno 24-30 metri ne limita l'inserimento in ambito urbano già edificato. Esistono, comunque, rotatorie di varie dimensioni, in relazione ai flussi di traffico che esse devono sopportare, alla localizzazione (urbana o interurbana), allo spazio disponibile.
In particolare le indicazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, distingue sei categorie di rotatorie, che sono: mini-rotatorie, urbane compatte, urbane a singola corsia, urbane a doppia corsia, inter-urbane a singola corsia, inter-urbane a doppia corsia. In particolare si sottolinea l'introduzione anche in Italia della tipologia di mini-rotatoria, già diffusa in Francia, che consente l'utilizzo di questa tipologia di intersezione anche in ambiti dove risulta scarsa la disponibilità di spazio. La caratteristica fondamentale è che l'isola centrale è transitabile, al fine di facilitare la manovra dei mezzi pesanti.
Oltre a quella di via Benedetto Croce, un'altra rotatoria bizzarra è posta all'ingresso della zona industriale. Quest'ultima dovrebbe consentire l'immissione sulla circonvallazione per mezzo della rampa di accelerazione. Detto ciò, si tratta solo di valutare quale sia la soluzione più giusta, giacché di soluzioni a quanto pare ce ne sono al fine di dare un senso a queste bizzarre rotatorie.