NOCI (Bari) - Era ricercato dal 7 luglio scorso giorno in cui un'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Bari ha portato al dimezzamento del clan Strisciuglio di Bari che si contendeva il controllo della droga e delle armi nel capoluogo pugliese e in provincia. Ora Vincenzo Locorotondo, nocese di 34 anni (in foto), è detenuto in carcere in attesa di essere sentito dai giudici. I carabinieri di Pozzallo, coordinati dalla procura di Ragusa, lo hanno bloccato lunedì pomeriggio mentre scendeva da un catamarano proveniente da Malta.
Su di lui pendeva un mandato di cattura emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari proprio in merito all’operazione svoltasi nei primi del mese. Al Locorotondo la Procura di Bari contesta i reati di detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi da guerra aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso.
Dalle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari emergerebbe inoltre che lo stesso Locorotondo, nel settembre 2011, avrebbe portato e ceduto illegalmente armi e munizionamento da guerra, adoperando metodi mafiosi e al fine di agevolare l’attività di una associazione di tipo camorristico-mafioso denominata convenzionalmente “clan Strisciuglio”, uno dei raggruppamenti criminali più attivi sul territorio barese.