NOCI (Bari) - Bilancio positivo ed estrema gratitudine nei confronti della comunità per la quale lavora, ogni giorno con scienza, coscienza e professionalità. Si tratta di quanto tratteggiato dall'avvocato e Giudice di Pace di Noci Tiziana Gigantesco in occasione del compimento del suo decimo anno di attività presso la sede dell'Ufficio del Giudice di Pace di Noci. Lo scorso 10 gennaio 2017 infatti ha significato per l'avvocato Gigantesco, e per le comunità di Noci, Putignano ed Alberobello, dieci anni di mantenimento dell'ufficio sul territorio. L'occasione è stata propizia per intervistare l'avvocato Gigantesco e per sottolineare i punti di focali del servizio offerto.
Avvocato Tiziana Gigantesco sono passati ormai dieci anni (10/01/2007-10/01/2017) da quando è stata nominata dal Ministero della Giustizia Giudice di Pace titolare della sede di Noci. Cosa si sente di esprimere in occasione di questo importante traguardo?
“Si, 10 anni sono trascorsi eppure sembra ieri che ho preso possesso dell’Ufficio del Giudice di Pace di Noci e non posso che esprimere gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno con me condiviso l’intento di rendere l’Ufficio sempre più attento e prossimo al territorio ed all’utenza dei tre Comuni che vi sono ricompresi Noci, Alberobello e Locorotondo. Un sentito ringraziamento va all’Amministrazione Comunale che mi ha accolta guidata dal Sindaco dott. Piero Liuzzi ed a quella che è subentrata guidata dal dott. Domenico Nisi, al personale ministeriale ed a quello comunale che ha consentito e consente con solerzia ed abnegazione che l’Ufficio del GdP di Noci risponda celermente alle esigenze dei cittadini, alle Forze dell’Ordine, in primis ai Carabinieri ed alla Polizia Locale che da sempre collaborano sinergicamente con l’Ufficio essendone attenti e qualificati collaboratori ed interlocutori, agli Avvocati che mi hanno accolta e con i quali si è creato un clima sinergico e propositivo nel rispetto dei ruoli e delle norme del buon garbo oltre che a tutti coloro che con l’Ufficio si interfacciano a vario titolo ormai da più di un decennio”.
Ricorda con precisione i primi giorni vissuti nel suo ufficio? Cosa si sente di raccontare?
"E’ nitido il ricordo del mio arrivo a Noci in una fredda ma soleggiata giornata d’inverno. Mi colpirono il palazzo ove campeggiava la scritta “Uffici Giudiziari”, l’ingresso nelle Cancellerie, quella civile e quella penale e, soprattutto, l’aula d’udienza, bellissima ancor oggi, grande, imponente, con la tabella lignea recante la scritta a caratteri cubitali “La legge è uguale per tutti”, la moquette celeste sul piano ove è allocata la cattedra, le bandiere, i banchi per gli avvocati, le comode poltrone in pelle, il divisorio per il pubblico e tanta, tanta luce che arriva dalle ampie vetrate; non penso di sbagliare se dico che è una delle aule di giustizia più belle ed accoglienti del Circondario del Tribunale di Bari, abbellita e non posso ometterne il ricordo, dalle piante ornamentali di cui il Sindaco Liuzzi fece dono all’Ufficio subito dopo il mio arrivo".
Si è mai occupata di casi singolari che sono diventati oggetto di attenzione in successivi giudizi intrapresi davanti ad altri Giudici di Pace?
"Certo, più d’uno. Ad esempio i giudizi intentati per danno da vacanza rovinata, per lo smarrimento di bagaglio da parte del vettore aereo, per l’uso dell’Aurobox sulle autovetture al fine di disciplinarne la sinistrosità in uno ai molteplici casi di randagismo e danni da insidia stradale molto frequenti sul territorio, sentenze che sono state commentate e pubblicate su riviste giuridiche riprese dai colleghi GdP nei loro pronunciamenti".
Il ruolo del Giudice di Pace consente un maggior contatto con il cittadino ed il territorio. E‘ il primo difensore dei diritti del cittadino. Quanto è d’accordo con questa affermazione?
"Pienamente d’accordo, il Giudice di Pace è il giudice di prossimità, il presidio di giustizia sul territorio, il primo riferimento per tutti coloro che intendono rivolgersi e rapportarsi ad essa atteso che la mia funzione prevede anche l’ascolto e l’ausilio dei e per i cittadini sempre più in difficoltà nel districarsi nell’osservanza delle norme, spesso impossibilitati a potersi rivolgere agli Avvocati per difficoltà economiche inopinatamente sempre più diffuse".
Di recente, anche all’interno del Consiglio Comunale di Noci, è stata fortemente dibattuta l’opportunità del mantenimento della sede del Giudice di Pace a Noci. Come stanno realmente le cose? Sa dirci di più in merito agli accordi con il Comune di Putignano?
"La domanda deve essere posta al Sindaco atteso che mantenere o meno la sede dell’Ufficio del Giudice di Pace a Noci è una precipua scelta politica".
Con quale spirito continuerà il suo lavoro?
"Con l’attenzione, la solerzia e l’impegno di sempre senza mai dimenticare che dietro le carte si celano le persone, che giudicare è mestiere assai difficile ed al quale devono sempre coniugarsi il buon senso e l’equilibrio in uno alla terzietà, condizione essenziale per decisioni genuine prese secondo scienza e coscienza, con l’intento di continuare a fare del mio meglio consapevole di essere al servizio della comunità in cui opero ed alla quale mi rapporto e che ringrazio per la positiva esperienza personale e professionale che mi ha consentito di vivere sino ad oggi".