NOCI - Dopo alcune segnalazioni negli anni scorsi, l'incubo delle esche avvelenate torna a seminare preoccupazione in città.
L'ultimo episodio si è verificato lo scorso 21 giugno in una via del centro storico in cui sono state ritrovate alcune polpette di cibo con un "cuor" di metaldeide, più comunemente conosciuto come lumachicida, un composto altamente tossico se ingerito.
La sfortuna ha, effettivamente, toccato il cane di un nocese. L'animale durante la solita passeggiata pomeridiana e domenicale ha involontariamente ingerito l'esca. Il cucciolo, inizialmente, non ha mostrato alcun sintomo, ma i padroni, allarmati da strane presenze bluastre notate nella "polpetta", hanno prontamente chiamato il veterinario.
Su consiglio di quest'ultimo, il cane è stato condotto presso una clinica a Bari ed il medico di turno, alla visione del campione raccolto dai padroni, ha confermato si trattasse di avvelenamento da metaldeide ritenendo, quindi, opportuno il ricovero per accertare le condizioni di salute.
Al ritorno i proprietari hanno cercato nel loro piccolo di ripulire la zona interessata onde evitare che i residui di veleno potessero causare episodi dello stesso genere.