NOCI – Oggi, 18 settembre, Anna Lippolis, di cui tanto vi abbiamo parlato attraverso le nostre pagine, e che tutta Noci chiama ancora affettuosamente “Nonna Annina” avrebbe compiuto la bellezza di 111 anni. Noi di Noci24, con profonda gioia e, perché no, anche con sano orgoglio campanilistico, vogliamo commemorarla con lo stesso affetto di sempre.
Nonna Annina dolcissima,
Per noi di Noci24, che dalle tue 104 fino alle 110 primavere abbiamo soffiato assieme a te sulle candeline, è veramente strano ritrovarsi a celebrare una “festa senza festeggiata”. Manchi non solo a noi, ma a tutti coloro che, all’interno della nostra comunità ti hanno conosciuta e portano nell’animo un segno indelebile della tua bontà e della tua saggezza. Perché la tua unicità è stata proprio questa: non lasciare indifferente nessuno di quanti abbiano incrociato il tuo cammino. Dopo una chiacchierata con te, si andava via immensamente più ricchi dal punto di vista spirituale, e certamente con un sorriso divertito sulle labbra, in seguito alle tue battute e alla tua allegria contagiosa. Si tornava a casa, però, anche portando con sé, oltre a un paio delle tue “scarpette degli Angeli”, un dovere morale, una responsabilità non indifferente. La responsabilità di essere “coltivatori del bene”; della generosità e della solidarietà, del senso di fratellanza. Si avvertiva intimamente il dovere di “essere parte attiva” nel miglioramento e nella crescita della nostra comunità. E’ questo quello che le persone appartenenti alla tua generazione hanno cercato di inculcarci. Ci sembra quasi di poter sentire quello che ci diresti: “Io vi ringrazio, ma mica mi accontento di parole di circostanza, per quanto sentite! Lo so che mi avete voluto un gran bene, tutti, ma vi chiedo di dimostrarmelo concretamente, raccogliendo il mio testimone e mostrando la mano sempre tesa nei confronti di chiunque abbia bisogno del vostro sostegno”. Vorresti che le tue scarpette degli Angeli non restassero solo agganciate a una borsa, a un mazzo di chiavi o allo specchietto di un’auto, ma che continuassero a macinare chilometri sulla strada della solidarietà.
Ed ecco che di nuovo ci ammoniresti: “Lo sapevate che io non riuscivo a stare ferma, vero? E che non mi piacevano le persone statiche, immobili. E allora forza, tutti a fare la propria parte, piccola o grade che sia, per il bene della società e della comunità”. E siccome a te era proprio impossibile dire di no, non possiamo che impegnarci a mantenere fede a questa promessa. E’ vero, è la prima festa senza la tua presenza fisica, ma ti si sente, cara Annina, ti si sente eccome. E anche lassù, ti immaginiamo iperattiva e battagliera come in vita. Salga fino a te un metaforico e luminoso palloncino pieno del nostro affetto.
La redazione di Noci24 e la comunità nocese.