NOCI (Bari) - Blitz della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari nelle attività commerciali nocesi. Anche la piccola cittadina murgiana è stata interessata dai controlli che le fiamme gialle hanno eseguito negli ultimi giorni nelle attività dedite al commercio, ma il quadro che ne è emerso sembra alquanto positivo. A pochi giorni dalla Pasqua i finanzieri hanno voluto vederci chiaro. (foto Luca Turi).
Circa 160 finanzieri del comando provinciale, hanno eseguito servizi finalizzati a controllare principalmente l'emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, non tralasciando l'abusivismo commerciale, il lavoro nero ed altri aspetti connessi. I controlli rientrano nelle ordinarie attività di contrasto all'evasione fiscale per cui è stata intensificata la presenza degli uomini in grigioverde in alcune aree delle provincie di Bari e della Bat.
In tale contesto, sono stati eseguiti 360 controlli nei confronti di esercizi commerciali dislocati nei comuni di Bari, Andria, Putignano e Noci, constatando 62 mancate emissioni del documento.
Nello specifico i controlli hanno evidenziato una percentuale molto bassa (il 7,5%) per quanto riguarda i provvedimenti emessi tra Noci e Putignano, frutto, secondo i dati rilasciati dallo stesso comando provinciale, di appena 3 mancate emissioni su 40 interventi. Va peggio ad Andria dove la percentuale di irregolarità è pari a circa il 9%, su un totale di 232 interventi (21 mancate emissioni). Fanalino di coda risulta essere Bari dove la percentuale di irregolarità si attesta intorno al 42%. Praticamente su un totale di 90 interventi vi sono state 38 mancate emissioni.
Le categorie economiche ispezionate sono state un po' tutte quelle presenti sul territorio: bar, negozi di abbigliamento, profumerie, gioiellerie, parrucchieri ed altro, privilegiando i soggetti ritenuti più a rischio. Per i commercianti nocesi, colpiti da sindrome di persecuzione, le cose vanno decisamente bene, perlomeno sotto il punto di vista del rispetto delle norme fiscali.