NOCI (Bari) - Neanche il tempo di riporre nel cassetto il materiale per i festeggiamenti del nuovo anno accademico, che la sede locale dell'Università della Terza Età è ripartita immediatamente con una nuova iniziativa. Trova infatti collocazione all'interno della sede di via De Pretis, la mostra personale di Nicola Zaccaro. Pittore ed illustratore di lungo corso Zaccaro percepisce e scruta un nuovo modo di identificare la realtà.
Pittore dai tocchi lampeggianti, dal temperamento equilibrato da armoniche tonalità si esprime con il segno scattante e schietto proponendo immagini di strade e di quartieri. Quasi una stenografia, la pittura di Zaccaro gioca sempre più frenetica e simboleggiante, tipicizzando uno stile che gli permette di tradurre i ricordi di paesi non suoi. I campanili aguzzi, le cupole delle chiese, i tetti spioventi, lo spazio eccessivo tra casa e casa e colme di una umanità non grigia ma felicemente accalcata come un giorno di festa, conducono lo spettatore in un viaggio quasi sentimentale. Con il suo impressionismo Zaccaro si sofferma nel particolare, non ama il singolo ma scopre l'umanità nella massa, nelle strade piene di popolo, nelle fiere zeppe di gente, nei carabinieri a cavallo e a piedi che sembrano voler controllare la situazione, che con la variabile del suo tratto, ora più spesso ora più sottile, e dell'inclinazione e orientamento, impongono alle tele un ritmo astratto che si traduce in vita.
Di estrazione barese Nicola Zaccaro vive e lavora tra Noci ed Alberobello e le quasi trenta opere esposte nella sede dell'Uten potranno essere visibili sino alla fine del mese quando, tra il 22 ed il 29 gennaio, si ripresenterà il classico ciclo di conferenze medico-scientifiche da tenersi presumibilmente nella sala convegni di via Pio XII.
