NOCI (Bari) - L'arte che guarda al futuro, l'arte che racchiude percorsi di riflessione sulla legalità. È questo il messaggio principale che la nuova mostra, ospitata all'interno del Chiostro delle Clarisse dallo scorso 25 maggio, vuole lanciare. Per la prima volta in tutta Italia, infatti, un nuovo modo di concepire l'arte sbarca a Noci, grazie alla coinvolgente iniziativa dell'associazione Murgiambiente di Noci che, in collaborazione con l'associazione Momart di Adelfia e il Comune di Noci, ha promosso la nuova mostra intitolata "RifiutArt".
Ad inaugurare la mostra per la prima volta a Noci, il Procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati (foto in alto), il quale ha meritevolmente apportato un ottimo contributo ed un ottima riflessione sul concetto di legalità, con particolare attenzione nei confronti di quella ambientale. "Da un po' di tempo ormai" ha esordito "il nostro paese non rispetta i parametri dettati dall'Unione Europea. Basti pensare che solo in Puglia, dinanzi ad un vasto territorio come il nostro, le discariche legali censite sono in tutto 599 e dinanzi a tale problema dovremmo per davvero cominciare ad interrogarci. L'ambiente, in quanto bene comune e che non fa capo ad una persona in particolare, viene continuamente deturpato e dimenticato. Ed allora le sanzioni possono solo essere risarcitorie". La reale preoccupazione dei pm infatti (ha spiegato dettagliatamente il Procuratore) non consiste soltanto nel condannare una persona fisica, ma anche indurre la stessa a recuperare e risarcire il danno commesso. "L'inaugurazione della mostra di stasera" ha concluso "ci serve dunque proprio in questo: ad essere sentinelle di legalità sul territorio e a recuperare tutto ciò che viene miserabilmente abbandonato, per poi guardare al futuro".
All'intervento di Laudati è seguito poi il saluto istituzionale non solo del Presidente del Consiglio Comunale Enzo Notarnicola, ma anche del Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna e dell'Assessore Comunale Paolo Vincenzo Gentile (a destra nella foto), il quale ha così esposto alcuni problemi riscontrati sul territorio di Noci, che hanno ritardato la partenza della raccolta differenziata: "Fortunatamente nel nostro comune non sono mai stati riscontrati problemi di ecomafia. È giusto riflettere sulla situazione locale in generale, ma a Noci l'unico problema che si continua a riscontrare è l'assenza di luoghi pubblici da destinare ad aree per la raccolta differenziata. Tuttavia l'inaugurazione di questa mostra coincide con l'avvio della raccolta porta a porta che inizierà nel mese di giugno". La parola è poi stata data ai realizzatori della mostra: all'architetto Chielli (docente presso l'Istituto Belle Arti di Bari- a sinistra nella foto) e a Mario De Gabriele (alunno dell'architetto) nonché realizzatore di alcune opere, prima fra tutte di "Opera -Io".
"Opera- IO" racchiude in se un po' tutto il senso della mostra. Creata infatti con una serie di materiali recuperati presso le discariche abusive, l'opera vuole provocatoriamente offrire uno spaccato della situazione attuale della vituperata isola Italica. Le gambe tricolore innalzate in aria sono simbolo di una popolazione sì spaccata per le differenze delle classi sociali, ma contemporaneamente unita a causa di un problema che tocca tutti: l'immensa palude maleodorante che raggruppa tutte le discariche d'Italia. Dinanzi a miriadi di rifiuti allora, l'unico messaggio che rimane è la speranza del recupero, del riciclo e del ripristino. E di questo l'arte non può che esserne un'esempio. La mostra resterà aperta fino al 10 giugno. Gli orari di apertura della mostra sono previsti per il sabato e festivi dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 19.00 alle 21.00 e la sera dal lunedì al venerdì dalle 19.00 alle 21.00.
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