NOCI (Bari) - L'appuntamento fisso, che ogni anno richiama i devoti di Santa Lucia attorno al tradizionale falò, ha avuto luogo anche quest'anno. Nonostante le gelide temperature i fedeli non hanno trascurato di omaggiare la Santa siracusana a cui è attribuito, da sempre, il patrocinio e la protezione dalle malattie che minacciano gli occhi. Nessun cambio di programma durante lo svolgimento della festa: sia il programma civile che quello religioso hanno avuto modo di susseguirsi e di intrecciarsi secondo gli orari previsti.
Il triduo di preparazione alla festa del 13 dicembre, in chiesa Madre, è stato molto partecipato: si è svolto dal 10 al 12 dicembre, alle ore 17:30 con la recita del rosario e alle ore 18:00 con la celebrazione della santa messa.
Una novità ha animato la serata di mercoledì 12 dicembre: oltre all'accensione del tradizionale falò (foto in alto di Giuseppe Fasano), è stata organizzata anche una festicciola di solidarietà e sensibilizzazione a favore del campanile della chiesa Madre, ormai da mesi danneggiato. Durante la serata, con l'aiuto degli scout del gruppo Noci 1, le volenterose signore della parrocchia hanno preparato frittelle dolci e salate per i presenti assiepati intorno al fuoco. Il ricavato dalla vendita andrà a contribuire ai lavori di restauro messi in atto, già negli scorsi mesi, per la rifunzionalizzazione della chiesa. Nel mentre, hanno allietato l'atmosfera della vigilia con il classico 'giro' un gruppo di bassamusica e la banda cittadina "G. Sgobba".
Giunti alla giornata vera e propria dedicata alla Santa, come tradizione, la "Sgobba" ha eseguito alle ore 6:00, sul sagrato della chiesa madre, la "Pastorale" composta dal maestro nocese Orazio Lippolis. Alle ore 8:00 in punto i primi colpi "scuri" della diana mattutina hanno rimbombato in tutto il paese. Sono state celebrare alcune sante messe alle ore 6:30, 8:30, 10:00 e 18:00 e, al termine di quest'ultima, si è svolta la processione lungo l'estramurale con la statua della Santa (foto).
Così come accade da anni, il falò di Via Principe Umberto è stato allestito grazie all'impegno e all'opera della "Intini Legnami sas", dei "Fratelli Vito e Francesco P. Fusillo" e dell'impresa "Fortunato Mezzapesa". L'alimentazione del fuoco è stata invece seguita e custodita dall'associazione "Il Gabbiano". Mentre la sacra immagine della santa ritornava all'interno della chiesa Matrice, i fuochi d'artificio della ditta Gioiese Fireworks illuminavano il cielo di piazza Garibaldi e le luminarie della Centomani Lights di Monopoli si sono accese lungo via Porta Putignano fino a piazza Plebiscito.
Festeggiamenti, quelli organizzati dalla parrocchia della Natività, che hanno soddisfatto i fedeli e che hanno ricordato ai devoti il significato del martirio della vergine Lucia.