NOCI (Bari) - Non poteva iniziare meglio di così il calendario di rassegna teatrale promosso dall'associazione NOCI2020 in cui si persegue l'obiettivo di accomunare la cultura agli spettacoli teatrali. La prima pièce svoltasi al teatro Gabrieli venerdì sera ha visto un vasto pubblico accomodarsi alle poltroncine, divertirsi e sorridere quasi compiacendosi di essere nati in terra di Bari.
"Un fattaccio all'improvviso", commedia brillante del duo Marmone-Schiavarelli allargata a tutta la compagnia dell'Anonima GR, è stato un buon trampolino di lancio per l'associazione che ha organizzato l'iniziativa ed una riconferma per l'intera compagnia di teatranti.
LA TRAMA - Il tutto si svolge a casa Cazzullo dove Gloria attende suo marito Guido di ritorno da un viaggio a Genova per trasportare un carico di salumi insieme all'amico Mario. Nell'attesa notturna Gloria si addormenta dando così inizio alla commedia degli equivoci in salsa barese. Con il timore della polizia alle calcagna e non sapendo il motivo per cui Mario stringesse in mano una pistola che ha scatenato la pioggia di proiettili al porto di Bari, Guido torna dalla moglie praticamente sconvolto. Mario è rimasto ferito nel conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Per cercare di porre rimedio al danno ancora incomprensibile, Guido tenta di andare a recuperare l'amico ferito.
Nel frattempo a casa Cazzullo giunge Franco, tecnico elettricista che deve controllare la centralina elettrica. Il tecnico, pieno di problemi di salute, finisce per fare più male che bene, mettendo a soqquadro la casa e combinando svariati danni all'immobile. Irrompe quindi sulla scena Angela, vicina di casa ficcanaso che pretende di sapere tutto di tutti all'interno del condominio e tenta di spifferare a chiunque qualsiasi cosa le venga detta a prescindere se questa fosse vera o meno. Mario, incurante della ricerca dell'amico, si ritrova proprio a casa Cazzullo e ferito a morte svela il vero motivo del viaggio. In realtà la "puntata" a Genova non era altro che il trasporto di un grosso quantitativo di droga con una contropartita di 10milioni di euro. I salumi fungevano da copertura. Nel conflitto a fuoco Mario è riuscito a salvare la borsa con il denaro e questo ha fatto infuriare la Dama, l'innominato titolare della spedizione, che pensando ad un furto di denaro dei due spedizionieri manda Tavuto a recuperare il malloppo.
Inimmaginabile il finale. Tra gag, dialetto barese, cocktail di situazioni rocambolesche e comiche all'inverosimile, si capisce perché l'Anonima GR è arrivata a superare le 60 repliche solo in Puglia.
LA CRITICA - "Un fattaccio all'improvviso" è una commedia comica che racconta uno spaccato di vita della Bari di oggi. Con una moglie materialista attaccata al denaro, ed un marito per bene coinvolto a sua insaputa in una brutta storia. Guardando il palco è evidente come il tutto ruota attorno al personaggio di Gilda (Tiziana Schiavarelli è l'autentica mattatrice che detta i tempi del racconto), che si preoccupa per le sorti del marito e contemporaneamente vuole dare credito al suo attaccamento al denaro. Il marito Guido (in arte Mimmo Pesole, eccezionale nella parte del barese doc) è in realtà un bamboccione in balia degli eventi. Leo Solfato è l'amico Mario, truffaldino compagno di viaggio che cerca di tenersi tutto per sé scaricando colpe e problemi alla famiglia Cazzullo. Anche se compare poco in scena è l'acceleratore che da impulso alla narrativa tenendo alta la capacità comica degli attori.
Nulla da eccepire sulla perfomance nocese di Dante Marmone, impeccabile nel ruolo di "Rocco Rocca tecnico dell'Enel" che non ne combina mai una giusta pure quando si tratta della propria integrità fisica. La vicina rompiballe Angela è il ruolo di Lia Cellammare, tornata a vestire i panni della casalinga disperata da "signorina grande", già visti nella sitcom Very Strong Family. Infine c'è lui, Tavuto (alias Lorenzo Mercante) bossettino di quartiere mandato dalla Dama a recuperare il credito del viaggio. Perennemente incazzato, sempre con la pistola pronta, unico oggetto con cui poter ragionare per poterla avere dalla sua, tra spari e botti il giovane Mercante si è fatto notare sul palco del teatro Gabrieli.
In sostanza con un buon mix di italiano e dialetto barese, shakerato alla mimica gestuale e facciale graduata agli accenti scenici, il cocktail di comicità e irriverenza tipica della tradizione teatrale barese è ben riuscito anche a distanza di chilometri dalla terra che ha dato i natali a quella "stirpe stravagante".
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