BARI - Resta in carcere l'ex dirigente della Protezione civile regionale (sezione Strategia e governo dell’offerta e, ad interim, sezione Protezione civile), Antonio Mario Lerario, colto in flagrante dalla Guardia di Finanza il 23 dicembre dopo aver intascato una tangente da dieci mila euro, come da lui stesso ammesso durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto.
Contestualmente alla convalida dell'arresto e all'applicazione della misura cautelare per Lerario, la gip del Tribunale di Bari Anna Perrelli ha disposto gli arresti domiciliari per due imprenditori, Luca Ciro Giovanni Leccese di Foggia e Donato Mottola di Noci. Leccese è accusato dalla Procura di Bari di corruzione in concorso con Lerario per la tangente che è costata al dirigente l'arresto in flagranza. Mottola è accusato di un'altra corruzione per una presunta tangente da venti mila euro consegnata allo stesso Lerario il giorno prima. Il filone delle indagini sarebbe relativo alla realizzazione del Covid Hospital in Fiera del Levante di Bari e gli appalti relativi alla realizzazione di container per l'isolamento dei migranti positivi al Covid nel Cara di Borgo Mezzanone, per gli uffici della sede di Foggia del Numero unico 112 nell'aeroporto dauno, per l'ospitalità di migranti lavoratori stagionali sempre nel foggiano e anche per l'installazione di strutture prefabbricate mobili di emergenza per pre-triage a servizio e supporto delle strutture ospedaliere durante la pandemia.