NOCI - Riceviamo da parte della maestra Dora Intini (e pubblichiamo con grande entusiasmo) il resoconto di una emozionante e costruttiva esperienza che gli alunni hanno effettuato. Una sana abitudine iniziata un po' come un gioco, diventata poi irrinunciabile. Si tratta del ritrovarsi mensilmente presso la Biblioteca Comunale, un luogo cardine per la comunità, che custodisce e fa circolare la cultura. E proprio come in ogni fiaba che si rispetti, appuntamento dopo appuntamento, l'amore dei ragazzi nei confronti dei libri è cresciuto sempre più.
"Tutto è iniziato con un appuntamento mensile in biblioteca. Da una discussione su come valorizzare alcuni luoghi della comunità, è nata l'idea di conoscere questi spazi attraverso i servizi che offrono e acquisire abitudini che diventano parte di noi. Oggi, la nostra biblioteca propone diverse attività: non è solo un luogo di ricerca e uno spazio che custodisce libri di valore, ma è molto di più.
Per i più piccoli, la biblioteca organizza interessanti iniziative con il supporto dei ragazzi del servizio civile.
Tra le tante attività, gli alunni di due classi prime hanno scelto il prestito librario. Avere tra le mani un libro, esplorarlo nella forma, nel peso, nell'odore e nell'interpretazione delle parole scritte e dei caratteri utilizzati, diventa una vera e propria avventura. Questa riflessione ci ha portato a fare una scelta precisa: andare mensilmente in biblioteca per il prestito librario. Permettere ai bambini di portarsi a casa un libro scelto tra tanti, leggerlo comodamente sul divano o sdraiati sul tappeto, senza vincoli di tempo, nel silenzio che favorisce la concentrazione, è un'esperienza che abbiamo voluto proporre. Spesso ci accade di ascoltare dai bambini espressioni come:
"E adesso che faccio? Mi sto annoiando!" A queste parole spesso rispondiamo proponendo la lettura di un libro, senza risultare autoritari, ma come suggeritori di esperienze che, se esercitate, appassionano.
“Guarda! Un libro! Mmmh… Ma in questo libro Ci sono solo le parole? Dove sono le figure? STUPIDO LIBRO!
Toh! Uff… Scusami, libro. Che cos’è? È un libro. Ma non ha le figure: strano.
Lo sai leggere? Non lo so: le parole sono molto difficili.
Ehi! Qualcuna la conosco! Certe fanno ridere! Certe sono molto tristi.
Ci sono parole piene di furia... e parole piene di pace.
Tutte ti portano lontano… e poi… ti riportano a casa… e rimangono con te. Per sempre.”
— Da Stupido libro di Sergio Ruzzier, Topipittori.
In biblioteca, i ragazzi del servizio civile: Lorenza Lopinto, Mara Laera, Alessandro Laera, Natalia Conforti e Antonio Amatulli, hanno rafforzato questo nostro intento. Loro accompagnano, suggeriscono, propongono letture, portano la parola letta nelle scuole e trasformano la biblioteca in una fucina di idee che aggrega.
Sì, aggrega, perché abbiamo la necessità di comunicare le nostre scoperte agli altri, di condividere i racconti con cui entriamo in contatto per renderli vivi e interessanti a chi ci sta accanto, a chi ci ascolta.
Nei libri della biblioteca poi si trovano tracce, piccoli segni, sottolineature, macchioline, leggeri strappi e a volte foglietti segnalibro. Anche questa esplorazione stimola la curiosità: chi ha letto il libro prima di me? Come mai c'è quella macchia lì? E così nuove storie si avviano.
Le biblioteche pubbliche svolgono un ruolo cruciale nella promozione della lettura e nella crescita culturale delle comunità. Acquisire abitudini di lettura porta benefici duraturi. Leggere con regolarità permette l'arricchimento del patrimonio lessicale e culturale di un bambino. È emozionante sentire domande
come questa: "Com'è un cielo terso, e una notte fonda?" La lettura è un'avventura piena di scoperte.
Lo sanno bene i docenti che si impegnano con infinite strategie per promuovere l'educazione alla lettura; lo sanno bene i genitori che hanno consapevolezza del ruolo che i libri e la lettura hanno nello sviluppo del
bambino fin dai primissimi anni. La produzione libraria è così varia che anche in biblioteca si può spaziare tra silent book, albi illustrati, manga, fumetti di supereroi, prima non pienamente riconosciuti come letture di valore, ora lo sono: immagini che veicolano parole. I progetti degli operatori del servizio civile in biblioteca offrono ai giovani l'opportunità di contribuire alla diffusione della cultura e della lettura. Attraverso iniziative come "l'ora del racconto", "bibliotecari in erba", “Scorpacciate… di libri”, “Circolo dei lettori”, “Laboratori creativi”, “letture ad alta voce” e i tanti incontri con gli autori, i volontari non solo sviluppano le proprie competenze, ma ispirano anche il desiderio di apprendimento nei più piccoli.
La lettura e il libro sono ambiti dove il ruolo di guida e stimolo delle figure adulte sui bambini è molto forte. La frequenza delle biblioteche consente non solo di usufruire di una quantità di libri maggiore rispetto a quella che solitamente si può collezionare in casa, ma anche di accedervi gratuitamente, rendendo il libro e la lettura un’attività davvero democratica e socializzata, con libri che viaggiano di mano in mano.
La biblioteca non è solo un luogo fisico dove prendere in prestito libri, ma un vero e proprio centro culturale dove si coltivano abitudini preziose, si scoprono nuove passioni e si costruiscono relazioni significative all'interno della comunità".
Dora Intini