REPLICA DI PAOLO CONFORTI del 29 maggio 2024
Riceviamo e pubblichiamo.
Apprendo del comunicato di Scagliarini e Longo ed al fine di riportare la verità rappresento quanto segue:
- l'assoluzione (non l'archiviazione) per Scagliarini e Longo non solo é avvenuta con "formula dubitativa", ma è sub judice e dunque non ancora definitiva, sicché a seguito della lettura delle motivazioni, ma anche di questo veloce e scalpitante comunicato, mi riservo di appellarla in tutte le sedi competenti.
- ad oggi il sottoscritto non risulta imputato in alcun procedimento come comprovato da certificato di carichi pendenti e penali alla data odierna.
- per correttezza nei confronti dei miei cittadini posso dire che sono stato coinvolto in un unico procedimento ben noto a tutti, per il quale ad oggi non sono imputato ed attendo, ove risulterà necessario e con il solito rispetto per la magistratura, di poter eventualmente chiarire ogni questione nella sede competente.
Tanto per ripristinare la verità.
Dall'ultimo periodo del loro comunicato si appalesa qualcosa di diverso dal limitarsi in maniera neutrale ad affrontare questioni che per cause politiche mi riguardano.
Paolo Conforti
LETTERA AL GIORNALE del 27 maggio 2024
Riceviamo e pubblichiamo.
Il 24 maggio 2024 il Tribunale di Bari (giudice dott. Santoro) ha assolto dall’accusa di diffamazione “perché il fatto non sussiste” l’allora direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso, e i giornalisti Giovanni Longo e Massimiliano Scagliarini.
Tale ipotesi, rivelatasi dunque infondata con la formula più ampia, faceva riferimento alla querela presentata dal signor Paolo Conforti per un articolo pubblicato sulla Gazzetta il 20/10/2017, articolo in cui si ricostruiva il collegamento del Conforti a una inchiesta della Procura di Bari sugli appalti truccati nel Comune di Acquaviva.
Come già evidenziato nella nota del 27 maggio 2020 (pubblicata anche dal vostro sito), un esame obiettivo e pacato della vicenda non poteva che portare a ritenere totalmente infondate le accuse del Conforti, che nel 2020 aveva incautamente e affrettatamente fatto diffondere l’avviso di conclusione indagini relativo al procedimento ora concluso con l’archiviazione.
La giustizia ha dunque stabilito la verità dei fatti.
Giovanni Longo, Massimiliano Scagliarini