BARI - I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dello Squadrone CC Eliportato Cacciatori Puglia e del Nucleo cinofili di Modugno, stanno eseguendo ventisette ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nelle quali vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di altrettanti soggetti indagati per aver partecipato ad un sodalizio dedito al narcotraffico, riconducibile al clan Annoscia, operante a Noicattaro ma con una propaggine attiva nella città di Altamura.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotte dal 2021 ad oggi dal Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Bari, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri vari, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito alle attività illecite poste in essere dalla propaggine altamurana del clan Annoscia, delineando il sodalizio dedito al narcotraffico in tutti i suoi elementi sintomatici, e cioè una struttura gerarchicamente articolata, composta da organizzatori, promotori, dirigenti e partecipanti che, grazie al controllo del territorio, riusciva a gestire il mercato degli stupefacenti anche con la disponibilità di armi e munizioni.
Significativi, sul punto, sono stati i sequestri di stupefacente effettuati dai Carabinieri nel corso delle indagini, che hanno consentito di recuperare, complessivamente, circa 90 kg di droga di vario tipo, tra cocaina, marijuana e hashish.
Nel corso dell’attività, sono stati raccolti, inoltre, anche gravi indizi di colpevolezza relativamente ad un episodio di estorsione aggravata dal metodo mafioso e ad un tentato omicidio, avvenuto ad Altamura in pieno giorno nel marzo 2022, in danno di un esponente di rilievo di un clan avverso.
Le mirate e contestuali indagini patrimoniali condotte dai Carabinieri hanno infine consentito alla Direzione Distrettuale Antimafia di chiedere e ottenere dal Giudice il sequestro preventivo di un’abitazione, di un’autovettura e di alcuni conti correnti riconducibili agli indagati.
Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura dei soggetti, tra cui, alcuni, già detenuti per altra causa.
Dopo le operazioni Kairos del 2017, Nemesi del 2019 e Logos del 2021, la Magistratura e i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno raccolto gravi elementi utili a disarticolare un altro agguerrito sodalizio che, da quanto ricostruito, aveva imposto la sua ingombrante presenza ad Altamura e nel territorio murgiano.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.