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Il Comandante dei Carabinieri Lorenzo Zaccaria va in pensione: il racconto della sua vocazione militare e il percorso nella “Benemerita”

zaccaria lorenzo maresciallo 01NOCI (Bari) - Per oltre 27 anni Lorenzo Zaccaria è stato al Comando della stazione dei Carabinieri di Noci e dallo scorso 14 luglio, si gode la meritata pensione. A lui è subentrato il Comandante Giuseppe Ninni. In un’intervista concessa a Noci24, il luogotenente Mar. Zaccaria racconta di come è iniziato il suo percorso all’interno della “Benemerita”; di cosa significhi essere un militare e della situazione passata e attuale di Noci in termini di legalità.

Comandante, partiamo dalle origini: A che età è maturata la decisione di intraprendere il percorso all’interno dell’Arma dei Carabinieri? E’ stata una di quelle passioni che magari si tramandano in famiglia da generazioni o nata del tutto spontaneamente?
“Il mio percorso all’interno dell’arma è iniziato nel 1968, come carabiniere ausiliario. Avevo 19 anni, e allora si poteva scegliere dove prestare servizio militare: io scelsi appunto l’Arma dei carabinieri. La mia si è rivelata essere quindi una vera  e propria vocazione, perciò ho seguito con passione quella strada. Sicuramente poi, una certa familiarità con la divisa c’è sempre stata: mio nonno e due zii sono stati carabinieri".

In quali luoghi ha prestato servizio oltre a Noci?
Sono stato a Velletri, Firenze e dal giugno 1982 Comandante in quel di Ruvo di Puglia. Dal 1984 al 1992 a Casamassima, sempre in veste di Comandante della Polizia Giudiziaria, presso la sede della pretura. Come ben sapete, dal 20 marzo 1992 fino allo scorso 14 luglio, per 27 anni e mezzo, ho prestato servizio a Noci"

Quali sono i “pro” e i “contro” della vita di un militare?
“Come ben potrete immaginare, i contro sono tantissimi! Tralasciando il rischio costante della propria incolumità e in alcuni casi anche della stessa vita, un militare è costretto anche ad una lunga serie di rinunce. Non si hanno orari: la vita privata e il tempo da dedicare a te stesso e alla famiglia si riduce davvero ai minimi termini. La cosa che a volte rammarica maggiormente, è il dover in un certo senso costringere a determinate rinunce anche i tuoi familiari, le persone che ami. I pro riguardano unicamente la soddisfazione professionale, non tanto al livello personale, ma per quel che riguarda il riuscire a garantire la legalità e serena vivibilità di una cittadinanza".

Le andrebbe di raccontarci (anche non scendendo nei dettagli specifici) uno dei casi più singolari in cui si è imbattuto durante la sua lunga carriera?
“Domanda a cui è praticamente impossibile rispondere, per il semplice fatto che di episodi significativi ce ne sono stati davvero tanti. Raccontarne solo uno andrebbe a sminuire il significato degli altri. Potrei scrivere un libro (e non è escluso che lo faccia davvero) sui casi che mi sono trovato a fronteggiare nel corso della mia carriera. Posso però dirvi che mentre ad avere maggiore risonanza mediatica sono omicidi o atti delinquenziali commessi con grande efferatezza, c’è tutta una serie di episodi che passano quasi sotto silenzio, ma non per questo sono meno gravi. Basti pensare a tutta la violenza, fisica e psicologica, che si consuma tra le mura domestiche. Il mio motto, al livello lavorativo è sempre stato “Prevenire anziché reprimere”.
Posso dire con orgoglio che tanti di questi episodi sono riuscito a mediarli, spegnendo sul nascere un fuoco che avrebbe potuto divampare sfociando in qualcosa di ben più grave come femminicidi. Non è facile intervenire in ambiti così delicati: bisogna farlo equilibrando le dosi di tatto e di fermezza. Mi piacerebbe inoltre cogliere l’occasione per lanciare un messaggio importante: certi episodi vanno denunciati sempre e comunque, prima che possano incancrenirsi e portare all’irreparabile. Vincendo il muro della paura, troverete sicuramente chi sarà al vostro fianco".

Quale segno Noci ha lasciato in lei? Cosa si porterà nel cuore del nostro paese?

"Sicuramente porterò con me il calore dell’affetto che i cittadini mi hanno dimostrato in più occasioni".

Parliamo di sicurezza e legalità, provando a tracciare un piccolo bilancio: lei ritiene che rispetto al passato, Noci sia una città più o meno sicura?
"Certamente lo è di più perché i controlli si sono intensificati ed è cresciuto anche il numero degli addetti alla sicurezza. Posso garantirvi che Noci è indubbiamente molto più sicura e vivibile rispetto ad altri paesi limitrofi o comunque della provincia Barese"

A suo parere, le istituzioni potrebbero collaborare più attivamente con le forze dell’ordine per favorire la sicurezza e la legalità?

“Devo ammettere che le istituzioni locali sono sempre state al nostro fianco e che personalmente ho avuto un ottimo rapporto con tutti i sindaci che si sono susseguiti in questi anni. La collaborazione è sempre più che soddisfacente, anche se questo non vuol dire che per il futuro non si debba essere propositivi. Come dico sempre, non è mai abbastanza quello che può essere fatto".

C’è un messaggio che vorrebbe lasciare tanto ai colleghi quanto alla cittadinanza?
“Per quanto concerne i cittadini, lascio che siano loro a stabilire se questi 27 anni di servizio hanno dato i loro frutti migliorando la sicurezza e la vivibilità di Noci. Io posso solo ribadire che ho cercato di fare sempre del mio meglio. Pur non essendo più ufficialmente in servizio, resterò a vivere a Noci e sarò comunque a disposizione di quei cittadini che ormai si erano abituati al mio volto vedendomi quasi come uno di famiglia. Faccio i miei grandi in bocca al lupo al Comandante Giuseppe Ninni, che ha assunto il comando dallo scorso 15 luglio. Sono certo che si impegnerà al massimo mettendosi totalmente al servizio della cittadinanza, diventando anch'egli un saldo punto di riferimento.

Si dice che quella per l’arma sia una vocazione più che una professione e che pertanto un militare resti tale anche una volta tagliato il traguardo della pensione: lei potrebbe confermarlo?
“Assolutamente si! Gli alamari che portiamo cuciti sulla divisa sono come tatuaggi che marchieranno la nostra pelle finchè avremo vita!"

Noi di Noci24 ringraziamo con vivo e sentito affetto l’ex Comandante Zaccaria per questi 27 anni spesi con impegno e passione a favore della comunità nocese. All’attuale Comandante Giuseppe Ninni, diamo un caloroso benvenuto ed auguriamo un buon lavoro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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