NOCI (Bari) - Si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa di San Domenico le esequie del piccolo Fabio Pizzarelli, il 12enne deceduto a seguito di una caduta dal balcone della propria casa posta al 4° piano di uno stabile sito in via Patrella. Atmosfera surreale durante la cerimonia funebre officiata da don Vito Gentile. Una chiesa piena zeppa di ragazzini in pellegrinaggio verso la sofferenza, una cosa anomala per dei ragazzi di quella età quando ci dovrebbe essere un sorriso ad illuminare il loro volto.
I FUNERALI - Ed invece le lacrime hanno rigato i loro visi. Ad assistere ai funerali c'erano proprio tutti. Dal sindaco all'assessore allo sport, dagli amichetti di scuola e quelli di calcetto, alle insegnanti della scuola media Gallo-Pascoli. Innumerevoli persone hanno gremito la chiesa e l'esterno della struttura, tanto che la Polizia Municipale e i Carabinieri hanno dovuto regolare il traffico sull'incrocio di via Repubblica. È come se l'intera comunità nocese si fosse stretta in un unico abbraccio alla famiglia della piccola vittima di un incidente domestico finito in tragedia. La salma del ragazzino era arrivata intorno a mezzogiorno e da allora è stato un via vai di gente. Alla fine però non c'è stato nessun corteo funebre, né stamattina si terrà la consueta messa. Un dolore composto quello di mamma Maria, papà Natale e del fratello maggiore Claudio. Stremati da un dolore forse più grande di loro. Durante la funzione funebre un silenzio assordante, ma tutti con gli occhi lucidi a fissare quella piccola bara bianca coperta da ghirlande di rose bianche. Un ultimo, affettuoso saluto ad un'anima innocente.
I FATTI - La mattina di martedì intorno alle 8.10 una segnalazione al 118 di Noci informa i medici che un ragazzino era riverso in un'aiuola di un centro condominiale in via Patrella. A dare l'allarme alcuni vicini di casa che conoscevano Fabio. Con l'autolettiga sopraggiungono i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Gioia del Colle in quel momento nelle vicinanze per un servizio di controllo. Le condizioni del piccolo appaiono subito gravi. Immediato il trasporto al Santa Maria degli Angeli di Putignano, ma il ragazzino non ce la fa. Risponde a stento agli stimoli. Il forte trauma alla testa non fa sperare a nulla di buono. I medici allora decidono di trasportarlo d'urgenza al Policlinico di Bari dove Fabio viene ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Nella notte viene sottoposto a due interventi chirurgici. Il mattino seguente la situazione degenera. Elettrocefalogramma piatto. Alle 14.00 il piccolo viene dichiarato deceduto anche se la notizia della sua morte era già iniziata a circolare dalle ore 12.00.
LE IPOTESI - I carabinieri intervenuti sul posto dell'incidente iniziano a svolgere dei rilevamenti e a formulare ipotesi. Nella prima si ipotizza che il ragazzino stesse giocando con un'arma giocattolo che fosse caduta dal balcone e che il bambino nel tentativo di recuperarla si fosse sporto troppo precipitando nel vuoto. I militari allora fanno divellare la pianta che pare avesse fatto da cuscinetto durante la fase d'atterraggio nel tentativo di recuperare l'oggetto. Il giocattolo non c'è. Allora si fa avanti una seconda ipotesi. A cadere non è stata la pistola giocattolo ma gli occhiali che Fabio indossava abitualmente. Nel mentre in paese circolano strane voci su altre ipotesi alla base dell'incidente. Quella più diffusa è che il ragazzino avrebbe preso un brutto voto a scuola e che non lo avesse detto ai genitori. Altra ipotesi avanzata dai quotidiani La Repubblica e Corriere è che il 12enne sia rimasto chiuso fuori dal balcone e che abbia tentato di scavalcare per arrivarne ad un secondo nel tentativo estremo di scendere di casa per andare a scuola. Al momento questa ipotesi non trova però riscontro.
LA PROCURA - Da tutto ciò la Procura della Repubblica di Bari, nella persona del PM Gianna Nanna, ha aperto un fascicolo d'inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Al momento risultano iscritti nel registro degli indagati solo i genitori sui quali pende un'accusa per abbandono di minore. Alla magistratura dunque spetta il compito di appurare la verità sulla morte di Fabio Pizzarelli.