NOCI (Bari) - «Il trullo è un'opera di valore storico-ambientale da tutelare». A parlare è Giovanni Posa, neo Ispettore del Corpo Forestale dello Stato al comando della Stazione Territoriale di Noci che ha diretto l'operazione che ha portato alla denuncia di tre persone per abuso edilizio e al sequestro penale di un immobile. Più che un abuso, uno scempio paesaggistico.
Gli uomini del CFS di Noci hanno sottoposto a sequestro penale un manufatto immobiliare costruito a ridosso di un'area boscata. Gli uomini coordinati dall'Isp. Posa, si sono recati in contrada Zecchinella, sulla provinciale per Massafra, dove a qualche metro dal bosco omonimo stava per sorgere una villetta di 160mq completamente abusiva.
Dall'attività di indagine è risultato che all'Ufficio Tecnico del Comune di Noci era stata depositata una Dichiarazione di Inizio Attività per la sola manutenzione straordinaria di vecchi trulli di campagna, ma questi invece di essere recuperati venivano totalmente demoliti per erigere un nuovo fabbricato con maggior superficie utile e volumetria. Le opere sono state effettuate in assenza di qualsivoglia titolo abilitativo, in particolare del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica, quest'ultima necessaria in quanto l'intervento edilizio, che stava modificando lo stato fisico e l'aspetto esteriore del territorio oltre che a determinare una trasformazione urbanistica dello stesso, ricadeva in area direttamente tutelata dal Piano Urbanistico Territoriale Tematico del Paesaggio Regionale (P.U.T.T./Paesaggio), in quanto inclusa nell'Ambito Territoriale Esteso di valore distinguibile "C", in area annessa a territorio boscato, e nell'Ambito Territoriale Distinto "Segnalazioni Architettoniche e Archeologiche - Zona Trulli".
«Proprio perché il sito interessato dalle opere edilizie ricadeva nel cosiddetto "habitat dei trulli" – spiega l'Isp. Giovanni Posa (in foto) - i preesistenti manufatti a trulli, riconosciuti dal Piano come beni diffusi nel paesaggio agrario in quanto di interesse storico, architettonico e paesaggistico nonché testimonianza artistica-antropologica della cultura tradizionale locale, non potevano essere demoliti ma solo recuperati e riqualificati secondo le direttive e gli indirizzi di tutela previste dalle Norme Tecniche di Attuazione del PUTT/P, con interventi mirati di manutenzione preventivamente valutati dalla commissione locale per il paesaggio e dagli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche».
Poiché per la contestuale edificazione della nuova costruzione, sono state realizzate anche parti strutturali in cemento armato senza che le stesse fossero state denunciate agli enti preposti, è stata contestata altresì la violazione alla normativa specifica che disciplina le opere di conglomerato cementizio armato e alle norme per la costruzione in zone sismiche (Il Comune di Noci rientra nella III classe di sismicità così come previsto da una Delibera Regionale del 2004).
Il proprietario dell'immobile, il progettista e Direttore dei Lavori, entrambi residenti a Noci, ed il legale rappresentante della ditta esecutrice dei lavori con sede in Massafra (Ta) sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria.