NOCI (Bari) – Un tripudio di emozioni, quello scatenato e vissuto lo scorso giovedì 29 agosto presso l’Anfiteatro Ex Piscina Comunale. Dinnanzi ad un pubblico immenso, lo spettacolo musicale “L’uomo in Frack” dell’associazione musicale e culturale Diesis, è stato dedicato a dedicato a Tiziano Laera, compagno di avvenutre.
Guidati dalle letture di Gabriele Zanini, sul palco si sono esibiti allievi ed ex allievi della scuola di canto della Maestra Rosalia Schettini, nonché amici di Tiziano, che giunti da ogni parte di Italia, hanno voluto fortemente contribuire al suo ricordo.
Un susseguirsi di emozioni: il pubblico attento, sensibile e straordinariamente silenzioso ha accolto e accudito le sensazioni scaturite dal canto e dalle parole dedicate all’Uomo in Frack.
Partendo dal grande successo musicale di Domenico Modugno, omonimo, eseguito in coro, sono intervenuti celebri volti del panorama musicale di Noci tra cui Elena Paparusso, Silvano Liuzzi, Enza Laera, Giusy Novembre, Paola Palazzi e la giovanissima Fidalma Intini, per citarne solo alcuni.
“E’ la mano di Tiziano, scomparso prematuramente alcuni mesi fa, che mi ha guidato nella stesura dello spettacolo - ha dichiarato Rosalia Schettini, a cui va lo straordinario merito di portare nell’estate nocese, da anni, un prodotto qualitativamente di livello elevatissimo - e per cui ogni canzone è stata sentitamente dedicata”: Fango, Vasame, This is my kingdom come, Torna a Surriento e tante altre.
L'intero saggio è stato accompagnato da cinque musicisti: Francesco Turi alla batteria, Pierfrancesco Troviso alla chiatarra classica, Pierfrancesco Trisolini al basso, Adriano Laera alla chitarra elettrica e Francesco Palazzi alla tastiera.
Per concludere l’intero evento, la Schettini ha celebrato il suo affetto per il suo alunno con l’interpretazione sonora di una canzone e successivamente sullo schermo è stato proiettato un video-omaggio che ritraeva Tiziano Laera, interprete, proprio alcuni anni fa presso la Villa Lenti a Noci, dell’Uomo in Frack.
Palloncini bianchi hanno accompagnato l’ultimo brano recitato da Antonio Intini “Stiamo come stiamo”, un saluto a Tiziano, accorato. “Sul fiume silenzioso/ e nella luce bianca/ galleggiando se ne van/ un cilindro, un fiore, un frac.”