NOCI (Bari)- E’ terminato il 23 dicembre, il percorso spirituale di preparazione al Natale che i piccoli parrocchiani della Chiesa Madre hanno seguito assieme ai loro catechisti, a Don Stefano Mazzarisi e Don Francesco Ramunni. Al termine della funzione religiosa delle 10:00 è avvenuta la benedizione dei Bambinelli che sono stati ricevuti in dono durante il percorso e sette sono state le estrazioni per ricevere il “dono di Gesù”.
“Dal momento che i bimbi oggi sono presi da mille attività (danza, calcetto, palestra, laboratori extrascolastici e quant’altro) ci siamo resi conto che sarebbe stato arduo per loro seguire la “novena classica” al pomeriggio” - ci dice il catechista Rocco Roberto - “Ma ecco che è entrata in gioco l’invettiva di Don Stefano, che quest’anno ha pensato di raggiungere i piccoli prima del suono della campanella scolastica. Tanti passano comunque davanti alla chiesa prima di arrivare a scuola, quindi basta svegliarsi soltanto con pochissimo anticipo. Abbiamo cercato di “reinventare” la novena di Natale a misura di bimbo, senza che risultasse troppo pesante. Un quarto d’ora circa: una preghiera, uno spunto di meditazione, un canto. In fondo per Gesù conta la qualità del tempo e non la quantità".
Il dono di Gesù Bambino ai piccoli parrocchiani, vuol simboleggiare un invito a farlo entrare in ogni casa e in ogni cuore.
“Gesù deve essere di tutti e con tutti: è Lui il dono più autentico del Natale”- ha aggiunto Don Stefano Mazzarisi.
L’invito che Don Francesco Ramunni ha invece rivolto durante la sua omelia, è quello di non parlar male di nessuno: “E’ difficile vero? Ma prendiamo spunto da Santa Elisabetta che benedice sua cugina Maria che si reca a trovarla. Benedire: etimologicamente significa dire bene. E se non possiamo benedire, non malediciamo neanche"
Al termine della funzione, bimbi e genitori si sono radunati sul sagrato per la benedizione sia dei Bambinelli donati dalla parrocchia, sia di quelli portati da casa, prima del loro ingresso in ogni Presepe.
C’è stato l’ulteriore sorteggio di sette piccoli fortunati che hanno ricevuto le statuine benedette ed è seguito un festoso momento di preghiera cantata con il “valzer della comunità”. Un invito a stringersi l’uno all’altro che si è tradotto anche in termini fisici, con ogni mano poggiata sulla spalla di chi gli stava accanto. Un girotondo di abbracci che identifica il vero spirito del Natale. In concomitanza con la Chiesa Madre, anche presso la parrocchia del Ss.mo Nome di Gesù sono stati benedetti i Bambinelli portati da casa come segno di ritrovata speranza e di rinascita.
