NOCI (Bari) - Giovedì pomeriggio alle ore 16,30 circa nella chiesa di San Domenico, si è svolta la liturgia di congedo per i fedeli, che hanno dato l'ultimo saluto a Maria di Nazareth. Quest'ultima è attualmente nella Parrocchia, Santo Cuore, di Conversano. Si è registrata una presenza costante, nessuno si aspettava tutta questa gente, quindi le attese sono andate oltre misura.
Il giorno in cui vi è stata la benedizione delle mamme in attesa, la chiesa era piena di fedeli, molta la gente al di fuori, incremento graduale che ha raggiunto l'apice durante la celebrazione alle ore 18,30, ma che è continuato anche dopo le 19,30 momento della benedizione. Tra le presenti, tante mamme, vi erano non solo anziani signori ma, anche tantissimi giovani.
Gli insegnanti, come da programma, hanno accompagnato nei giorni stabiliti, le classi. Tutti gli istituti presenti nel nostro paese sono andati a vedere l'immagine della Vergine. "Ha lasciato un segno profondo. Volevamo accogliere Maria di Nazareth, madre di Gesù, e siamo riusciti nel nostro intento. Ha portato tanti giovani, io stessa ero stupita di quanta gente in continuazione giungeva", sono queste le parole della signora Angela, una catechista. Continua aggiungendo: "Abbiamo spalancato le porte del nostro cuore. Segno evidente: la gente piangeva, e come se nell'aria aleggiasse un bisogno di devozione. Dal pomeriggio, di mercoledì, dalle quattro, la chiesa era piena fino alla celebrazione, non si è allontanato nessuno fino alle ventuno. La gente va via in lacrime per la gioia". Questi giorni sono stati scanditi da questi momenti: celebrazione eucaristica, lodi mattutine, Angelus, ora media, rosario, vespri, celebrazione eucaristica.
Abbiamo sentito Don Vito Gentile, che ci ha accolto nei locali della Parrocchia.
Piena affluenza. Quali le sue riflessioni?
"Un fiume di gente, tantissima, veramente di là di ogni attesa. Mercoledì, proprio davanti all'omelia ho cercato di dare una risposta, di trovare un significato a questo fiume di gente. Probabilmente per questo desiderio di fede, nel senso di affidarci, poiché, viviamo in un mondo non semplice, soprattutto dal punto di vista della fiducia, c'è, infatti, sempre molta diffidenza, uno dagli altri. Contemporaneamente nel nostro cuore c'è questo desiderio. Ripeto, viviamo nella diffidenza, ma nel cuore c'è questo desiderio, allora, di fronte alla Madonna, forse esprimiamo questo desiderio di fiducia e di affidamento che sentiamo come qualcosa di necessario. Questa può essere una ragione.
Affidamento significa anche dare le proprie cose, i propri sentimenti, questo è il senso della fiducia, della fede e dell'affidamento. Per esempio, ho visto molte persone, che sono venute in questi giorni, con le lacrime agli occhi, forse, anche questo, affidare le cose più intime, le intenzioni che stanno proprio nel profondo del cuore, affidarle a Maria.
Io spero solo una cosa che non sia un fuoco di paglia, ma che porti a riscoprire la nostra fede e in realtà Maria dovrebbe aiutarci a questo. La Madonna ha questo ruolo di riportarci a Gesù Cristo. Questo è l'unico obiettivo, se si raggiunge allora questa venuta, avrà dato i suoi frutti. Portarci al Vangelo e vivere nella semplicità la nostra vita, secondo quello che dice il Vangelo, questo credo che sia anche la volontà della Madonna".
Quindi, la devozione mariana nocese è tanta, dato tutta questa gente?
Sì, tanta, per tanti motivi. Un po', perché noi siamo molto devoti alla Madonna della Croce, abbiamo un santuario, la chiesa Madre è dedicata a Maria SS della Natività, abbiamo anche una tradizione di devozione verso la Madonna di Lourdes, alla chiesa SS Nome di Gesù, la Madonna del Rosario all'interno della nostra Parrocchia, l'Addolorata e la Madonna del Carmine. Una devozione verso la Madonna non s'improvvisa, è frutto anche di una tradizione che è tramandata, e proprio per questo motivo, penso, ci sia stata un'affluenza notevole.
Il significato spirituale dell'immagine della Madonna?
Quello Spirituale è, innanzitutto, questa disponibilità di Maria nell'andare in fretta, cogliendo l'aspetto biblico evangelico, verso sua cugina, Elisabetta. Nel senso spirituale per noi è proprio questa disponibilità a mettersi anche a nostra disposizione, sempre per indicarci Gesù Cristo. Mi sembra di sentire quelle parole di Maria, che nel brano del Vangelo delle nozze di Cana, dice ai servi: "Fate quello che egli vi dirà". E Maria che dice a ciascuno di noi di guardare Gesù perché è lui, che vi dirà cosa fare.
Le mani, una protesa verso la pancia l'altra verso l'alto, a indicare che cosa? I colori? Il volto?
I colori sono color sabbia, la terra, il celeste del cielo, il verde del mare, Maria quindi, regina della terra, del cielo e del mare. Il volto giovane, perché nella realtà Maria, quando ha avuto l'annuncio dell'Angelo, era una ragazza, che aveva quattordici, quindici anni. Era molto giovane, quando ha dovuto con disponibilità mettersi nelle mani di Dio. E poi è rappresentata mentre attende Gesù, quindi Maria in attesa di Gesù. Lo scultore, probabilmente, ha voluto indicare, lo scendere in fretta le scale per andare verso Elisabetta, inteso verso l'uomo, l'essere regina della terra, del mare e del cielo e indicare Gesù Cristo.
Secondo lei come può essere definito questo momento?
E' stato un momento di grande fede popolare, però semplice, che ci riporta all'essenzialità, alle sorgenti della nostra fede, speriamo che il Signore ci aiuti. Da questo momento ne possiamo trarre un beneficio che è quello della serenità del cuore. E' un momento abbastanza complicato che l'umanità, l'uomo, sta attraversando, non solo crisi economica, forse quella è l'ultima, ma soprattutto una crisi di valori. In realtà siamo abbastanza soli, abbiamo bisogno di sentirci più uniti e solidali.
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