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Chiostri e Inchiostri: il racconto della serata del 29 luglio

07 30 CucuzzaNOCI – E’ partita a pieni motori la III edizione di “Chiostri e Inchiostri lo scorso 29 luglio. Tantissimi gli eventi che hanno animato la serata in diverse location del nostro centro storico. Seguirli tutti, per quanto ci sarebbe piaciuto, era di fatto impossibile, perciò vi raccontiamo gli eventi a cui noi di Noci24 siamo riusciti a presenziare. L’incontro con il Prof. Antonio Montinaro e il suo libro “Musica e destino”; Pino Pisicchio con il suo La politica come mestiere”; Marco Follini con il suo “Via Savoia. Il labirinto di Aldo Moro”; il dibattito sulla sotenibilità con il Sindaco Domenico Nisi, Maria Grazia Maraschio, Assessora all’ambiente della Regione Puglia e il giornalista televisivo Paolo Di Giannantonio. Per finire, Michele Cucuzza con “Guarda cos’è? Il romanzo di Ustica”.

07 29 MontinaroAlle ore 19:00, presso Largo Albanese, il Professor Antonio Montinaro, neurochirurgo ha dialogato con la Dott.ssa Vincenza D’Onghia, appassionata come lui di musica, in merito al suo ultimo libro intitolato appunto “Musica e destino”. Le pagine, lungi da un approccio strettamente tecnico, rappresentano un viaggio attraverso i mondi interiori di alcuni dei personaggi più influenti del ‘900 ma anche meno noti (non necessariamente appartenenti al panorama musicale). Alcuni nomi? Freddie Mercury, Janis Joplin, Ezio Bosso, Maria Callas, P. P. Pasolini, Daniel Barenboim, Riccardo Muti, e meno noti, come Lippi Francesconi, Alan Turing, llse Weber, Viktor Ullmann: tutti accomunati dall’aver lasciato un segno indelebile nella storia del XX° e del XXI° secolo. La storia più toccante è indubbiamente quella di Ilse Weber, musicista di origine ebraica internata in un lager che era solita cantare la ninna nanna ai bambini con cui condivideva la prigionia. Appreso da un amico che non stesse portando i bimbi a fare la doccia, così come le era stato inizialmente detto, ma che stessero dirigendosi verso le camere a gas, Ilse avrebbe potuto scappare, ma decise di morire con coloro che forse avvertiva come suoi figli. Ella accolse anche un consiglio: cantare farli cantare il più possibile, con tutte le energie in loro possesso, così che il gas potesse raggiungere prima i polmoni, provocando una morte rapida, senza una lunga e straziante sofferenza. Anche Pier Paolo Pasolini, una delle menti più eccelse e lungimiranti della nostra epoca, ebbe un rapporto del tutto particolare con la musica. Dapprima fortemente affascinato (nonostante la sua omosessualità) da Maria Callas, mentre la diresse in “Medea”, grazie a un’amica, la violinista slovena Pina Kalc, Pasolini si innamorerà follemente della musica di Bach. E a proposito del potere terapeutico della musica e del violino, è stato dimostrato che indirizzare i pazienti affetti da determinate patologie neurologiche e neurovegetative verso questo strumento, produca miglioramenti non indifferenti quanto al recupero di parte della memoria e delle lucidità ma anche della socialità. Il violino è uno strumento che, contrariamente ad altri come ad esempio il piano, va abbracciato. Un particolare non indifferente per pazienti che magari hanno bisogno di abbracciare e di essere abbracciati. 

 

07 30 pisicchioAlle ore 20:00 presso Largo Porta Nuova è avvenuta la presentazione del libro dell'Onorevole Pino Pisicchio dal titolo "La politica come mestiere" edito da Rubettino. A dialogare con Pisicchio è stato il Professor Pasquale Del Vecchio. Pino Pisicchio ha ricoperto importanti cariche costituzionali. Egli è stato onorevole per sei legislature ed europarlamentare per una legislatura. Nel corso della sua carriera politica è stato sottosegretario di Stato al ministero delle finanze e Sottosegretario di Stato al ministero dei lavori pubblici. A Noci è arrivato in veste di autore per presentare il suo ultimo lavoro. Egli ha iniziato a scrivere il testo nel periodo di lockdown ma oggi, vista la situazione politica che stiamo vivendo in Italia, risulta estremamente attuale. Durante il dialogo con il Professor Del Vecchio sono stati ripercorsi i tratti salienti del testo. Egli si è soffermato sull'importanza del mestiere del politico che deve essere svolto secondo i principi della nostra Costituzione ovvero con disciplina e onore. Egli ha inoltre affrontato il tema dei partiti che sono sempre più visti come "brand" e poco duraturi se confrontati con quelli della Prima Repubblica. Pisicchio ha analizzato con puntualità le varie leggi elettorali del mondo ed ha constatato che la legge elettorale italiana è quella che ha subito più variazioni nel tempo. Con una vena ironica l'onorevole elenca anche le varie "sindromi" dei politici. Ad esempio vi è la sindrome di Stendhal ovvero di coloro che entrano a Palazzo Chigi per la prima volta o di colui che diventa Primo Ministro sentendosi sopra tutti perdendo il contatto con la realtà. Inoltre cita la sindrome di Edmond Dantes ovvero quella della vendetta, dal celebre personaggio del "Conte di Montecristo" di Dumas, che egli rivede in politici come Enrico Letta e Giuseppe Conte. Nell'ultima parte del non-manuale, Pisicchio dà consigli pratici per fare politica, per invogliare a fare politica ed a farla meglio dei predecessori. Riprendendo una vena dell'utilitarismo benthamiano, per Pisicchio in un'era politica senza ideologie, che secondo Fukuyama si sono perse con la caduta del muro di Berlino, oggi l'obiettivo della politica deve essere quello di portare felicità nel maggior numero di persone.  

07 29 sostenibilitaPresso Largo Porta Nuova, alle ore 21:00, il sindaco di Noci Domenico Nisi, l’assessora all’ambiente Maria Grazia Maraschio, Assessora all’ambiente della Regione Puglia e il giornalista televisivo Paolo Di Giannantonio hanno parlato di sostenibilità e di cosa si possa e si debba fare anche urgentemente per aiutare un pianete sempre più sofferente. Paradossalmente, sembra che più si facciano buoni propositi, più gli stessi cadano nel vuoto. E allora bisogna mettercisi realmente d’impegno. Impegnarsi tutti unanimemente: dalla politica, alle istituzioni, al singolo cittadino. Anche nelle scuole è giusto insegnare ai bambini e ai ragazzi ad aver cura del nostro pianeta che sì, è capace di autoregolarsi, ma risente fortemente delle nostre azioni. Nessuna battaglia si ottiene però senza sacrifici, e quella per la sostenibilità non fa eccezione. “La raccolta differenziata e la tariffazione puntuale dei rifiuti sono fastidiose, certo, ma necessarie”- ha ricordato il sindaco Nisi. Dall’Assessora Maraschio, invece, un appello forte e chiaro: “Non possiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto fino a ora: occorre cambiare definitivamente forma mentis”.

 

07 30 folliniAlle ore 22:00, presso Largo Rotolo, vi è stata la presentazione di "Via Savoia. Il Labirinto di Aldo Moro" di Marco Follini edito da Nave di Teseo. A dialogare con Follini è stato il giornalista Raffaele Gorgoni. Follini è stato deputato della Repubblica Italiana per due legislature e Senatore della Repubblica Italiana per altre due legislature. Follini è stato uno degli esponenti di spicco dell'UDC (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro) e nel corso della sua carriera politica è stato Vicepresidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana nel Governo Berlusconi II. Nel corso della presentazione del testo su Aldo Moro, egli ha specificato di aver scritto un libro che potesse far conoscere i fatti privatissimi del leader politico e non una semplice biografia o un saggio sul rapimento di Moro. Il titolo richiama alla via dove era situato l'ufficio privato di Aldo Moro, lontano dai palazzi della politica e più vicino a quelli dell'Università romana. Egli descrive un uomo fermo, molto permaloso e dalla maestosità politica e caratteriale che ha colpito Follini nel primo incontro con Moro. Egli ripercorre i molti equivoci di cui è stato vittima Moro durante la sua carriera politica. Un tema fondamentale del testo è quello del tempo con cui Moro ha dovuto fare i conti nel corso del suo mandato da Primo Ministro, egli cercava di attuare una serie di riforme per mandare avanti un paese che invece faticava a stare al passo del cambiamento, delle riforme e dell'innovazione. In conclusione, Follini ha rimarcato il fatto di aver presentato un testo per disegnare la figura dell'Uomo Aldo Moro e non solo quella del politico capace di dar vita al Centro-Sinistra come lo intendiamo oggi oppure quella della sua tragica scomparsa. 

A concludere la serata, alle ore 23:00 presso Largo Rotolo è stato uno dei super ospiti di questa edizione: Michele Cucuzza. Dialogando con Natalizia Carone, il noto giornalista ha presentato al pubblico nocese il suo ultimo romanzo: “Guarda cos’è? Il romanzo di Ustica”, scritto a quattro mani con l’avvocato Daniele Osnato, che di quella tristissima e indimenticabile vicenda conosce tutto il carteggio e si è battuto affinchè moltissimi dei familiari delle 81 vittime ottenessero il meritato riconoscimento. Siamo al 27 giugno 1980 e un aereo con a bordo 81 passeggeri, in volo nel cielo di Ustica, si trova in mezzo a una assurda battaglia aerea, attorniato da ben 14 caccia che miravano quasi sicuramente a stanare il dittatore libico Gheddafi. Sta di fatto che a essere colpito fu proprio l’aereo civile, in quella che probabilmente non era solo un’esercitazione dei caccia della Nato. Tutto si consuma nell’arco di 68 secondi: poco più di un minuto. Un lasso di tempo che può apparire brevissimo ma anche interminabile, se lo si guarda con gli occhi delle vittime. Gli autori, Cucuzza e Osnato, hanno perciò deciso di dilatare questo tempo nelle 120 pagine di un romanzo con un unico capitolo.
Lungi dall’essere l’ennesima inchiesta giornalistica sul tragico episodio, il libro propone al lettore un interrogativo forse da sempre trascurato: “Ma le vittime cosa avranno pensato e sentito in quegli istanti?”. Cucuzza e Osnato rispondono attraverso le innocenti voci di due passeggeri dell’aereo: Giovannino (di 9 anni) e sua sorella Lia (di 13). I nomi, naturalmente sono di fantasia, ma i due personaggi sono ispirati a due reali passeggeri che persero tragicamente la vita assieme agli altri. Nella sua ingenuità di bimbo, Giovannino si crede un uomo adulto perché finalmente può volare, e scambia i caccia per draghi. Per gli autori, i due protagonisti non sono morti: Giovannino ha 51 anni, sua sorella Lia 55 e dal fondo degli abissi, dove l’aero fu scaraventato, chiedono ancora giustizia. Conosciamo ormai tutto di un avvenimento che tanto misterioso non lo è più: manca solo di sapere chi fisicamente abbia premuto quel pulsante. Alle vittime, tuttavia va riconosciuta dignità. Cucuzza si è rivolto in particolare ai più giovani: “Avete il dovere di conoscere quanto è accaduto in passato perché conoscere serve a provare a migliorare il futuro!”

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