NOCI (Bari) - Uno sguardo sulle terre meridionali al confine tra immaginazione e realtà è stato offerto ai presenti del penultimo appuntamento della rassegna culturale nocese del Maggio d'autore. A descriverlo il concittadino onorario Raffaele Nigro con la sua ultima opera intitolata "Fernanda e gli elefanti bianchi di Ernest Hemingway".
Con immensa stima nei confronti di una tale opera, la docente di letteratura italiana del Liceo Da Vinci, Fenisia Gramolini, ha ben condotto l'analisi del romanzo attraverso una scorrevole ed interessante intervista, che ha fatto di questa presentazione una chiara esposizione al pubblico circa le tematiche affrontante dall'autore. Il libro racconta come queste terre meridionali, di cui Nigro si è sempre fatto portavoce, non possono essere dimenticate e di come gli stessi centri storici, che da secoli persistono su questi territori, siano diventati sempre più dei mammut. Sì, perché "mammut" è il termine con il quale Raffaele Nigro vuole fare intendere "la cultura della geografia che uccide la storia, i paesi da cui i giovani vogliono scappare, le radici, la memoria".
E Fernanda è proprio colei che lo aiuta in questo difficile compito. Fernanda Pivano, questo è il cognome e Nigro ci tiene a sottolinearlo: una donna che nel corso del racconto, in un viaggio verso la Lucania, inviterà Hemingway ad andare alla ricerca di questo elefante, bianco per l'esattezza (in riferimento ad alcuni scritti dello stesso E.H.), che secondo la leggenda popolava in tempi antichi la regione e che abitava ancora i boschi tra il Pollino e la Sila. Un racconto d'altri tempi nel quale si intrecciano immaginazione e realtà. Un viaggio che diventa l'occasione per una storia d'amore fra lo scrittore de "Il vecchio e il Mare" ed una giovane antropologa. Un libro che nasce dai racconti che la stessa Pivano ha fatto all'autore. I mammut di cui parla Nigro sono in realtà i "mondi perduti che si fanno metafora del passato che non è più storia, ma solo passato. Sono i nostri paesi – dice Nigro – che si sgretolano e noi li guardiamo indifferenti."
La rassegna culturale si concluderà lunedì 4 giugno alle ore 19.00 nel Chiostro di San Domenico con l'autore e calciatore Nicola Legrottaglie per la presentazione del suo libro "L'amore vince tutto".