NOCI (Bari) -Grandissimo successo per il concerto di chitarra classica tenuto a Noci lo scorso 14 luglio da Carlotta Dalia. Per scongiurare eventuali “capricci” del meteo, si è deciso di spostare precauzionalmente la location da Largo Torre al Chiostro delle Clarisse. La performance musicale ha preso il via a partire dalle 21:15, presentata dal direttore della Biblioteca Comunale, Giuseppe Basile. Hanno ringraziato e salutato la platea anche Mario Gioia, direttore dell’Atelier Chitarristico Laudense e l’assessore Natale Conforti. Il concerto è il risultato della serrata collaborazione tra Pro Loco, Atelier chitarristico Laudense e Amministrazione Comunale.
A conferma dell’intenzione di proporre al pubblico musica chitarristica non solo di elevatissima qualità, ma anche di carattere sempre più internazionale, molti ricorderanno le esibizioni degli anni passati. A susseguirsi sul palco erano stati la peruviana Angelica Rodriguez, il romano Gian Marco Ciampa e la milanese Federica Canta.
Quest’anno è toccato alla toscana Carlotta Dalia, originaria appunto di Grosseto.
Carlotta è giovanissima ma la forza della passione nei confronti della musica l’ha già resa affermatissima. Una passione che è nata e cresciuta assieme a lei, e che emerge con forza dalla tenera età di otto anni, quando la Dalia inizia a studiare chitarra classica. Quattro anni più tardi, tiene il suo primo recital solistico. A 16 arriva il suo primo CD, dal titolo “Gran solo”. Oltre che in giro per l’Italia, l'artista ha portato la sua musica e il suo talento in giro per diverse nazioni: Spagna, Germania, Austria, Portogallo, Polonia, Ungheria, Svezia e Giappone. Esercitare a livelli altissimi la sua passione musicale, non ha impedito alla Dalia di continuare a studiare: frequenta infatti l’Istituto superiore di studi musicali “Luigi Boccherini” di Lucca. Il maestro Bruno Battisti D’Amario l’ha definita, a ragion veduta “un fenomeno d’eccellenza”.
Elaborati e di grande spessore i brani eseguiti:-Domenico Scarlatti: Sonata K14
-Fernando Sor: Gran Solo op. 14
-Mario Castelnuovo-Tedesco: Capricci
-XX “Obsequio a el maestro”
e XVIII “El sueno de la razon produce monstrous”
-Leo Brouwer: Hika
-Johann Sebastian Bach: Ciaccona.
Brani che, diciamoci la verità, avrebbero intimidito un po’ chiunque, specialmente una ragazza così giovane. Non Carlotta però: l’artista li ha eseguiti con una sconcertante e appassionata naturalezza, accarezzando le corde della sua chitarra con tocco davvero angelico, di una dolcezza quasi sovrannaturale. Chiunque l’abbia ascoltata, mentre suonava quasi come se fosse in trans, completamente pervasa e “posseduta” dalla musica, ha sicuramente sentito vibrare anche le corde della sua anima.
E quando la musica produce quel tipo di vibrazioni, significa che ha decisamente centrato il suo obiettivo.
A fine serata, sono stati disponibili all'acquisto dei CD dell'artista, per chi avesse desiderato godere della sua musica in ogni momento nell'intiimità delle mura domestiche.