NOCI (Bari) - Il momento difficile che sta attraversando il mondo della zootecnia è esploso in maniera palese durante l'ultima edizione della mostra interregionale bovina conclusasi domenica al Foro Boario. Lo aveva dichiarato il presidente APA Bari e organizzatore Pietro Laterza alla vigilia della 43 edizione quando aveva posto l'accento sul momento delicatissimo che il settore agroalimentare, allevatoriale e zootecnico, sta vivendo per via della crisi economica.
Per questo ad una strepitosa organizzazione non è corrisposta quest'anno eguale affluenza. Un'edizione in chiaroscuro. La macchina organizzativa si è mossa bene sulla base dell'esperienza maturata durante questi anni di organizzazione cercando di fornire al tessuto meridionale una vetrina chiara e reale del lavoro fornito ogni giorno da allevatori ed agricoltori. 43 espositori, 165 bovini da latte, 90 allevatori giunti da tutto il Centro-Sud Italia, non sono riusciti ad avvicinare persone e colleghi allevatori con lo stesso entusiasmo e la stessa affluenza delle passate edizioni.
E proprio il lavoro, le tasse, l'aumento incontrollato delle spese per la gestione di un'azienda zootecnica, sono stati i temi principali su cui è ruotato il dibattito all'interno della Mostra Bovina Interregionale del Centro Sud. Non a caso fuori dal Foro vi era uno stand del Movimento Forconi Puglia che si proponeva, tramite azione di volantinaggio, di evidenziare il profondo stato di crisi del settore che ha lanciato nel baratro alcuni allevatori pugliesi. «Siamo stanchi- ha dichiarato il portavoce Giuseppe Caponio- di sopportare le ingiustizie perpetrate al settore. Vogliamo anche noi la nostra dignità».
All'interno, quello stesso settore è alla ricerca di un riscatto autorevole. Nell'imponente tendo-struttura di 2.400 mq. erano presenti 52 stand riservati alle ditte espositrici e 4 alle Associazioni Allevatori Nazionali. Un apposito ring è stato utilizzato per i lavori di valutazione degli animali in mostra e la nomina delle campionesse delle razze bruna e frisona. A tal proposito la giuria tecnica composta da allevatori, veterinari, tecnici del settore bovino, hanno decretato campionessa della razza frisona Fibrax Divina di Paciulli Emanuele – Laterza (TA), e campionessa della razza bruna Scipio Urina di Az. Agr. Petruzzi di Iaia Maria – Monopoli (BA). La ricerca di riscatto era testimoniata inoltre dalla presenza dei marchi ItaliAlleva e Sapori Genuini che fanno dei prodotti zootecnici a km0 la propria forza.
«Dobbiamo rilanciare questo settore attraverso le eccellenze che il territorio propone- dichiara infatti a fine manifestazione il presidente provinciale APA Pietro Laterza- le razze bovine bruna frisona sono lo specchio delle realtà del nostro territorio che devono essere valorizzate e salvaguardate». Ecco perché non si deve lasciare che questo settore finisca al collasso.
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