NOCI (Bari) - L'attenzione massima nel consiglio comunale di mercoledì 23 giugno 2010 era posta sul punto n°2, cioè sui "chiarimenti chiesti dalla minoranza al Sindaco e al presidente del Consiglio sulla situazione politica ed amministrativa su quanto dichiarato, a mezzo esposto, dal Presidente del Consiglio Comunale di Noci e pubblicato anche su organi di stampa, circa i lavori di realizzazione del rondò stradale su via Gioia del Colle".
Chiesta l'anticipazione del punto in questione dal consigliere Marino Gentile, che per impegni istituzionali avrebbe dovuto lasciare l'aula poco dopo, si è entrati subito nel merito con la richiesta rinnovata al sindaco da parte del consigliere Mezzapesa, a nome della minoranza, di rendere conto della situazione politica della maggioranza.
SINDACO LIUZZI - Sindaco di Noci - Il sindaco Liuzzi, prima ancora di rispondere sui fatti, ha chiesto all'aula un minuto di silenzio per ricordare la tragica morte, avvenuta poche ore prima, del sindaco di Locorotondo, Giorgio Petrelli, (55 anni, deceduto a Monopoli dopo un incidente con la sua Honda).
Entrando nel merito della delicata questione politica Liuzzi ha pressoché bacchettato l'operato del presidente del Consiglio Notarnicola per il suo esposto alla Procura della Repubblica ed alla Provincia di Bari. Netta quindi la nota di biasimo per Notarnicola per aver scelto di farsi portavoce del Consiglio comunale, firmando l'esposto in qualità di presidente del Consiglio. Dice Liuzzi "La mancanza di informazione può aver spinto il Presidente del Consiglio a prendere carta e penna e scrivere una lettera, ma sarebbe bastato apprendere de visu una serie di informazioni che avrebbero messo tutti nelle condizioni di apprendere che trattavasi di una opera pubblica, con una sua ratio, nell'ambito di facoltà di enti paritari (la Provincia ndr) con ampia discrezionali nelle scelte".
Liuzzi quindi ribadisce che la Provincia, finalmente con Schittulli, si sta prodigando per realizzare opere necessarie per la viabilità su Noci, evidenziando come negli scorsi 5 anni di amministrazione Divella Noci fosse stata dimenticata dall'Ente. "Constato, poi, che nel passato quinquennio Noci, dal punto di vista viario, non aveva avuto le stesse attenzioni, rispetto a quanto sta avendo grazie alla presenza di un esponente nocese. Ricordo che c'è stato un protocollo di intesa per due rondò su via Gioia, all'altezza dell'incrocio Monitilli-Casaboli e su via Mottola, contrada Marzolla, per la quale la Provincia si sta prodigando. In più nel febbraio ho sollecitato io la Provincia con una lettera per mettere in sicurezza l'incrocio sulla s.p. 239 su cui la Provincia, trattandosi di suoli propri, ha potuto operare più speditamente. In aprile, però, abbiamo constatato l'inizio dei lavori ed abbiamo chiesto alla Provincia per lo meno di conoscerne il Progetto. Ricevuto il progetto abbiamo avuto degli incontri in cui abbiamo chiesto ed ottenuto per quell'incrocio e quel rondò l'illuminazione". Concludendo il suo intervento Liuzzi dice "Nel frattempo il presidente Notarnicola scrive autonomamente, firmandosi come presidente del Consiglio più per il ruolo che per la rappresentanza ricevuta, ed ha fatto un libero esercizio di critica sulle scelte che attengono livelli e istituzioni differenti, che potevano non piacergli. Enzo scrive anche alla Procura in maniera debordante, come dimostrare un eccesso di zelo della Provincia nel fare quel rondò?".
ENZO NOTARNICOLA - Presidente del Consiglio comunale - Il presidente del Consiglio mostra tutta la sua determinazione nell'aver scelto di scrivere un esposto alla Procura ed alla Provincia perché a suo avviso la Provincia aveva preso degli impegni precisi con il comune di Noci per il rondò di Casaboli e Marzolla per i quali, dice Notarnicola, "mi ero impegnato personalmente nel contattare i proprietari dei suoli per cedere a titolo gratuito parte dei suoli al Comune per poter fare i rondò. Dico che la Provincia deve fare il suo dovere ed il bene del territorio. Perché scegliere di fare un intervento in una zona in cui l'utilità non la vedo proprio? In cui io vedo solo più incidenti lì? Ed io devo dire grazie alla Provincia? Perché non sono stati fatti, invece, i rondò programmati?". Per avere risposte a queste domande Notarnicola dice di aver chiesto un colloquio Bari con l'assessore provinciale ai Lavori Pubblici il quale gli avrebbe risposto che di quei rondò se ne starebbe occupando Marino Gentile. Pur avendo chiesto Notarnicola di dare priorità ai rondò concordati l'assessore non avrebbe dato chiare spiegazioni e quindi su questa base sarebbe scattato l'esposto. "Io quello che dovevo fare l'ho fatto, e lo rifarei, se vedo le cose negative" commenta in consiglio Notarnicola, rammaricato per non aver avuto risposte dall'assessore.
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Poi Notarnicola attacca Liuzzi sulla tenuta della maggioranza: "Io sono 7 anni che vado dicendo prendiamo questo paese, facciamogli una fotografia, vediamo qual è la necessita del nostro territorio... ma da un orecchio entra e dall'altro esce questa mia richiesta. E poi mi devo sentire circondato, criticato per quello che ho fatto...se ci sono degli errori tirateli fuori, scrivete e mettete la firma sotto... chi è apposto non si deve preoccupare... chi non è apposto si preoccupa" quasi a dire che se qualcuno sta chiedendo la sua testa lo dica chiaramente senza nascondersi. E' un Notarnicola a tutto campo che poi apostrofa direttamente il sindaco Liuzzi per rimbeccarlo sull'azione amministrativa "Io dalla campagna elettorale (del 2008 ndr) da sul palco ho detto ai cittadini che si doveva fare una revisione totale della macchina amministrativa. Quello che ho trovato 7 anni fa c'è ancora oggi. Allora se è vero che vogliamo andare avanti ...andiamo, però sta revisione s'ha da fa.... Se questa revisione non si fa vuol dire che facciamo solo un girotondo...". Inoltre Notarnicola ribadisce chiudendo l'intervento che "Io di quello che ho scritto ne sono convito, ne sono certo, mi sono preso le mie responsabilità, e non faccio un mezzo millimetro fuori, però voglio precisare che non è stato fatto nella persona del consigliere Marino Gentile, come ho già detto, e l'esposto l'ho fatto col mio nome e non a nome del consiglio comunale di Noci, se siete andati a scuola leggetelo come si deve leggere... ".
MARINO GENTILE - consigliere comunale e provinciale - Il consigliere Marino Gentile tirato in ballo nella lettera-esposto di Notarnicola, riportata anche dalla stampa e dal web, ha voluto prendere la parola per esprimere la sua posizione e lo ha fatto ricostruendo in Consiglio la cronologia dei fatti attinenti la realizzazione dei rondò provinciali. "Io non posso giudicare le parole dell'assessore provinciale ai Lavori Pubblici perché non ero presenta, ma siccome mi sono ritrovato nella lettera ...ricordiamo come è nata la vicenda: il 1 dicembre 2009 questa amministrazione chiede 2 rondò, quello su via Mottola e su via Gioia (Casaboli). La Provincia di Bari si attiva immediatamente e prepara uno studio di fattibilità con relativo progetto in cui si dice che il Comune di Noci avrebbe dovuto dotarsi di aree private da cedere alla Provincia tramite un Accordo di Programma. L'8 febbraio 2010 sempre l'amministrazione comunale di Noci chiede un rondò con urgenza (nell'area in questione nell'esposto, incrocio via Gioia-via Putignano ndr). La Provincia si attiva sempre per uno studio di fattibilità su quell'area. Trattandosi di area provinciale è naturale che i tempi siano più celeri, e l' autonomia dell'ente pure. Il 27 aprile 2010 giunge però la lettera del sindaco di Noci in Provincia in cui si chiede di concordare l'intervento, perché non era lì che era stato richiesto, ma a valle (Casaboli)".
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Prosegue Gentile "Veniamo ad una famosa data del 24 maggio 2005 in cui con la delibera di Giunta, la n°68, l'amministrazione di Noci si appropria dell'area del ponte fino alla fine delle sbarre. Quindi l'intervento chiesto dal comune a febbraio tra la sp237 e sp239 non poteva che essere per quell'are e la Provincia non poteva aver sbagliato. In generale quello che mi è dispiaciuto è trovare non il mio nome nella lettera, ma quella dicitura... che è di Noci...se quelli appena esposti sono atti dirigenziali...mi chiedo...io che c'entro?E poi se c'era tutta questa urgenza, perché non chiamare Marino Gentile e dire Marì, ma tu sai niente di quella cosa? Credo che parlare non fa male a nessuno. Io penso di aver capito cosa voleva dire l'assessore, anche se non me la sento di giustificarlo, lui dice... hai un referente del territorio su Noci... questo è il ruolo dei consiglieri provinciali..." . Marino Gentile, quindi, puntualizza la sua posizione, evidenziando la sua estraneità agli atti e l'assenza di ogni possibile forzatura politica, concludendo con un "se ne avessimo parlato, avremmo risolto prima il problema".