NOCI (Bari) - Prime conseguenze della discesa in campo del sindaco Liuzzi per il PDL alle politiche 2013: l'UDC con una lettera pubblica ha ufficializzato la fuoriuscita dalla maggioranza. Non è piaciuta la sovraesposizione del PDL in Giunta e le difficoltà nella individuazione della coalizione per le comunali di maggio. Leggi il testo.
Egregio Piero Liuzzi, Sindaco del Comune di Noci,
Le comunichiamo che la rappresentanza consiliare e di Giunta dell'UDC, appoggiata dall'intero direttivo locale del partito, non si identifica più nell'attuale coalizione di maggioranza. Le motivazioni che ci spingono a prendere questa decisione Le sono state più volte evidenziate, ma per correttezza riteniamo opportuno chiarirle ulteriormente.
L'UDC ha sempre dimostrato, in modo particolare nell'ultimo anno, la piena disponibilità a lavorare affinché l'intera amministrazione potesse operare nel miglior modo possibile. La presenza costante dei suoi rappresentanti nei diversi luoghi e tavoli di lavoro, quali Consigli Comunali, Giunte Comunali e riunioni di maggioranza, ha sempre dimostrato l'atteggiamento fortemente propositivo dell'UDC, ricordandoLe, inoltre, che non ha disertato il Consiglio Comunale, anche durante periodi di difficoltà politica. Nonostante la dimostrata disponibilità a collaborare affinché si potesse riconfermare l'attuale gruppo, per la prossima competizione elettorale, ci siamo resi conto che qualcosa non andava. Il PDL aveva, ormai da tempo, definito il "successore" del Sindaco Piero Liuzzi, senza avere l'onestà di manifestarlo apertamente. Il tutto era velato, non esplicitamente detto, utilizzando i mezzi di comunicazione come principale veicolo per tale "messaggio subliminale".
L'UDC Le ha da subito manifestato il proprio disappunto su tale modo di agire confidando sulla sua figura e ruolo di super-partes. Lei era il Sindaco individuato nella società civile. Effettivamente, il tutto sembrava rientrare quando Lei si propose come promotore di una serie di incontri nei quali, l'attuale coalizione di maggioranza, si impegnava ad individuare i criteri ed il metodo per costruire una nuova coalizione che avrebbe, di comune accordo, individuato il prossimo candidato Sindaco. Tali incontri si sono rilevati non efficaci a causa di alternate assenze, noi siamo stati sempre presenti con la nostra delegazione. La nostra sensazione era che essi servissero solo per prendere tempo, tanto le decisioni erano prese in altri luoghi. Tale situazione si è aggravata con la quasi totale assenza di convocazioni di riunioni di maggioranze, che ha determinato una anomala fase amministrativa, nella quale si opera ormai senza informare i gruppi consiliari.
La conferma delle nostre sensazioni è arrivata quando si è appreso che il nostro Sindaco, candidato al Senato nella lista del PDL, è a tutti gli effetti componente di quel partito. La conclusione è che il nostro Comune è fortemente rappresentato dal PDL, il quale si ritiene legittimato a considerare la carica di Sindaco, una carica "ereditaria" e le altre forze politiche devono solamente accettare le loro decisioni. Caro Sindaco ci siamo sentiti presi in giro da tali avvenimenti.
Noi La stimiamo, come Sindaco e come uomo, comprendendo che alcuni avvenimenti accadono velocemente senza dare il tempo di analizzare bene ciò che ci circonda. Comunque riteniamo che in questo modo non si possa più andare avanti, ci è difficile portare a termine quest'amministrazione. Essa è divenuta luogo in cui manca la partecipazione democratica per individuare le azioni più giuste per la nostra comunità.
Essa si è manifestata, ormai, come un insieme di luoghi in cui ognuno opera in autonomia. Questo non lo possiamo accettare.
Cordiali saluti.
Vincenzo Notarnicola, consigliere comunale UDC
Stefano Angelini, consigliere comunale UDC
Antonio Locorotondo, consigliere comunale UDC
Italo Colucci, assessore comunale UDC
Matteo Le Noci, segretario cittadino UDC