ROMA - "Fatta la legge per i piccoli Comuni occorre ora approvare quella per le librerie dei piccoli Comuni". Così il senatore Piero Liuzzi, capogruppo Gal-Direzione Italia in commissione cultura di Palazzo Madama.
"Nella scorsa settimana - spiega Liuzzi - il Senato ha espresso un voto unanime al disegno di legge che guarda con apprensione al declino demografico, sociale ed economico delle micro comunità italiane prospettando azioni di rinascita e di mitigazione dei fenomeni di spopolamento, chiusura degli uffici pubblici, banche e poste comprese". "Giace in Senato la mia proposta di legge - dice il senatore - che concede ai librai dei Comuni sotto quindicimila abitanti incentivi economici, fiscali e normativi in grado di bloccare la chiusura delle librerie, giudicando quei negozi presidi importanti per la diffusione della lettura e della cultura nei piccoli paesi". "La legge sui piccoli Comuni - immagina Liuzzi - farà da apripista alle norme per le librerie di paese equiparandole a pubblici esercizi dispensatori di servizi universali".