NOCI - Con gran sollievo dei cittadini, cala la curva dei contagi in quel di Noci. Rispetto alla scorsa settimana, quando si era registrato un picco di 95 affetti da covid 19, abbiamo 38 contagiati in meno. Sono infatti 57 le persone positive. Più o meno stabile resta invece il numero dei nocesi sottoposti a regime di isolamento fiduciario, che ammonta a 52. I dati comunicati ieri sera dal sindaco, Domenico Nisi, sono riferiti alla data del 24 febbraio (considerando che il Dipartimento di Prevenzione li trasmette solitamente a distanza di 24/48 ora dall’acquisizione). L'appello di Nisi: “Siamo tutti sollevati, ma che questa bella notizia non diventi motivo per abbassare la guardia”.
Un piccolo, timidissimo spiraglio di sole comincia forse ad accarezzare Noci, per quel che riguarda la situazione pandemica. La scorsa settimana i dati erano ben preoccupanti: 95 persone positive e 47 in isolamento fiduciario. Alla data del 24 febbraio, invece, il numero dei positivi è sceso a 57. In queste 57 unità rientrerebbero 9 minori. Quasi del tutto stabile resta invece il numero dei sottoposti a regime di isolamento fiduciario, che corrisponde a 52 unità, in cui sarebbero compresi 11 minori. Dal punto di vista della campagna vaccinale, già partita per gli over 80, i locali individuati sono quelli dell’ex ospedale sito in via Repubblica. Da mercoledì scorso però, è anche possibile vaccinarsi presso la casa di cura Monte Imperatore. Inoltre, il prossimo 3 marzo, a partire dalle ore 9:00 partirà la campagna vaccinale rivolta al personale scolastico afferente agli istituti comprensivi e all'istituto di istruzione superiore “Da Vinci - Agherbino”. La location individuata è quella del Palazzetto dello Sport sito in via Tommaso Fiore. Per effetto di un’ordinanza sindacale, le scuole resteranno chiuse nelle giornate del 3 e 4 marzo prossimi, al fine di poter espletare in sicurezza quel periodo di attenzione che è necessario osservare dopo essere stati sottoposti a vaccinazione, scongiurando quindi possibili effetti collaterali che vanno comunque messo in conto.
Alcuni cittadini hanno chiesto al sindaco quando riaprirà il servizio mensa all’interno delle scuole e Nisi ha esaustivamente spiegato che essendoci dei costi da sostenere è impossibile attivare un servizio di cui usufruirebbero veramente in pochi.
“Non può essere un servizio “a gettoni” di cui il numero dei fruitori varia di giorno in giorno. Avendo scelto tanti la didattica a distanza, il numero di chi usufruiva del servizio mensa si era davvero notevolmente ridotto e i costi avevano finito col superare i benefici”- ha dichiarato il sindaco. Le mense non riapriranno dunque i battenti fino al prossimo 5 marzo. Ai genitori non resterà quindi che pazientare. Nel frattempo, l’intera cittadinanza, chiamata a non abbassare la guardia, e sapendo che è ancora presto per cantare vittoria, continua a sperare in una ulteriore discesa della curva dei contagi.