NOCI (Bari) - Una comunità collaborativa, scrupolosa, solidale e tenace: questa la descrizione che emerge dalle risposte del primo cittadino Domenico Nisi alle domande che la redazione di Noci24.it ha voluto porgli. Interrogato sul proprio ruolo di sindaco durante l'emergenza sanitaria, il sindaco ha illustrato le proprie idee circa il coordinamento con la Regione e la Città Metropolitana, la strategia comunicativa scelta e il futuro del nostro Comune.
Dal suo punto di vista, come crede che abbia reagito la cittadinanza alle restrizioni imposte?
"Complessivamente credo che la stragrande maggioranza dei nocesi si sia attenuta alle direttive impartite e sia stata collaborativa e scrupolosa. Devo anche evidenziare la disponibilità alla collaborazione da parte dei titolari di tantissime attività che, anche prima dei provvedimenti di chiusura, avevano deciso di sospendere le attività. Vi è stata, anche, collaborazione per definire orari e giornate di chiusura".
Riceve quotidianamente chiamate dai cittadini?
"Ricevo certamente tante chiamate e messaggi attraverso tutti i canali disponibili. Le richieste vanno dalle semplici informazioni su cosa è possibile fare viste le restrizioni alle semplici informazioni sullo stato della situazione sanitaria a Noci. Non mancano le richieste di informazioni sui servizi che l’Amministrazione unitamente al Centro Operativo Comunale e le associazioni di volontariato e, anche, la disponibilità dei singoli cittadini sta fornendo".
In questi giorni assistiamo sui social ad alcuni sindaci (Antonio De Caro, ad esempio) o presidenti di Regione (Vincenzo De Luca, divenuto ormai celebre) che hanno scelto un approccio comunicativo poliziesco, da “sceriffi”. Crede che sia un tipo di comunicazione efficace? Qual è la sua linea in questo momento?
"Sinceramente non saprei dire se vi è uno stile più efficace di un altro. Tanto dipende dai contesti e dal “sentire” la tua comunità. Sono stato in giro senza fare lo sceriffo e senza farlo sapere. Peraltro ognuno ha un proprio stile e modo di comunicare e per tutti coloro che hanno responsabilità questo momento è complicato. Il mio obiettivo è sempre stato quello di parlare delle cose e non di far parlare di me. Di conseguenza da sempre comunico con la massima semplicità sforzandomi di fare dei ragionamenti per far capire le ragioni che portano a prendere determinate decisioni".
Come sta avvenendo il coordinamento con la città metropolitana e con la regione? Qual è la sua opinione in merito?
"Con tutti i Sindaci dell’area metropolitana vi è quotidiana condivisione di tutte le questioni e lo sforzo di rendere omogenei gli orientamenti, come nel caso della chiusura delle attività commerciali nei giorni festivi. Determinante è il lavoro di raccordo che il Sindaco Decaro, anche nella veste di Presidente nazionale dell’ANCI, sta svolgendo. A lui un sincero grazie unitamente al lavoro che anche l'Anci regionale, con suo presidente Sindaco Domenico Vitto, sta facendo. Ritengo convintamente che grazie alle scelte coraggiose adottate dal Presidente Emiliano abbiamo scongiurato una pesante situazione di crisi per la nostra regione. Le varie ordinanze adottate ed il coordinamento e le azioni messe in campo hanno prodotto il risultato di avere una situazione di contagi in Puglia che stiamo gestendo senza affanni".
Come avviene la notifica al sindaco dei nuovi casi nel comune?
"I dati ufficiali vengono comunicati dalla Prefettura, sulla base delle informazioni fornite dal Dipartimento di Prevenzione e dalle Strutture regionali".
Se potesse tornare indietro, cambierebbe qualcosa delle decisioni prese?
"Sinceramente no. Buona parte delle disposizioni sono state emanate dal Governo e, in questo senso, la mia responsabilità consiste nel farle applicare. Altre misure adottate con ordinanze sindacali e con lo scopo di rendere efficaci le misure di contenimento e distanziamento sociale sono state da me condivise con il Centro Operativo Comunale. Voglio sinceramente ringraziare per il lavoro che stanno svolgendo la rete dei medici di Noci e il dott. Francesco De Tommasi per suo coordinamento, il Comandante Lanza e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri della locale stazione, Il Comandante Ricci e tutti i Vigili Urbani, l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Ass. Il Gabbiano, La Croce Rossa Italiana e tutti i volontari che, anche nelle parrocchie nocesi, stanno operando in questi giorni. Un grazie particolare ai tanti nocesi che, attraverso le loro donazioni, stanno dando un significativo contributo alla azione di solidarietà".
Cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro a Noci?
"Credo sia compito di tutti, appena saranno ripristinate le condizioni per riprendere le attività sospese, progettare il nostro futuro. Non credo in un semplice ritorno alla normalità, soprattutto a quella normalità che, paradossalmente, ci ha portato a questo. Vi è da progettare una nuova normalità e un nuovo senso di comunità in senso socio economico. Sfida difficile ma certamente affascinante. E Noci, da sempre, è all’altezza delle sfide, anche le più difficili".