NOCI (Bari) - Rifondazione Comunista Noci ritiene iniqua, ingiusta e dannosa, nel metodo e nel merito, l'introduzione dell'IMU sui terreni agricoli. Contestiamo il meccanismo di fondo del decreto, che disciplina l'applicazione dell'Imu sui terreni ex montani sulla base dell'altitudine registrata dal "Municipio", prescrivendo esenzione per i Comuni al di sopra dei 600 metri, per i coltivatori diretti ed imprenditori agricoli della casa comunale situata tra i 281 e 600 metri, mentre tutti devono pagare se il Comune è sotto i 281 metri. Siamo di fronte all'ennesima misura del governo Renzi che scarica sui Comuni e sui cittadini i costi della crisi.
Questo nuovo balzello colpisce i soliti. I cittadini che dopo una vita di lavoro e di sacrifici, sono riusciti ad acquistare un pò di terra. Il decreto, inoltre, è stato comunicato ai Comuni in maniera del tutto intempestiva. E' spuntato a fine novembre per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 6 dicembre, quando i comuni hanno già provveduto a chiudere i bilanci. Troppo tardi per rispettare le regole di finanza pubblica e questo potrebbe generare "effetti gravi" sui bilanci dei Comuni costretti ad accertare nei bilanci una entrata virtuale per compensare un taglio ai trasferimenti effettivo e reale. Ed è chiaro che questo potrebbe avere pesanti conseguenze sull'erogazione dei servizi alla comunità.
Lo slittamento del pagamento previsto in principio per il 16 dicembre e posticipato al 21 gennaio 2015 potrebbe subire un ulteriore slittamento. Il Tar del Lazio ha infatti sospeso il pagamento della tassa rilevando l'assoluta incertezza dei criteri applicativi del decreti, e i giudici amministrativi saranno chiamati a confermare o meno lo stop all'Imu agricola proprio il 21 gennaio. Auspichiamo che questa pretesa fiscale iniqua e inopportuna, incerta nei criteri applicativi e dagli effetti devastanti sui comuni e sulle comunità venga ritirata dal Governo.
In attesa del 21 gennaio, bene farebbe l'Amministrazione Comunale a valutare la possibilità di conferire ulteriore impulso alla protesta e all'azione dell'Anci Puglia, trasmettendo una delibera consiliare al Governo per esprimere contrarietà rispetto alla tassa in questione. Lo stesso invito per i senatori della repubblica nostrani e per Piero Liuzzi ad investire lo stesso tempo impiegato ad essere presenti su giornali e ad eventi, per portare le istanze di questo territorio nelle sedi preposte.
Partito della Rifondazione Comunista
Sezione "P.Pace Noci"