NOCI (Bari) - Crisi di governo, nuove alleanze e un nuovo esecutivo: si sono chiusi giorni di importante protagonismo politico per il Movimento 5 Stelle nazionale. L'Associazione MovimentiamoNoci è, nel nostro comune, l'espressione locale di tale fazione politica, pur non essendo rappresentata in consiglio comunale dopo l'ultima tornata delle elezioni amministrative 2018. Resta, però, una base elettorale forte e consolidata sul territorio, testimoniata dal 19,46% dei voti ottenuti dai pentastellati alle europee 2019. In questa intervista, l'Associazione MovimentiamoNoci risponde in merito allo stato dell'arte del proprio attivismo politico, ai rapporti con il movimento nazionale e ai giudizi riguardo all'operato di quest'ultimo.
A Noci, il movimento 5 stelle conserva forti consensi relativamente alle elezioni su scala nazionale ed europea: alle politiche del 2018 e alle europee del 2019, rispettivamente, ha ottenuto il 39,79% e il 19,46% dei voti. Vi è, quindi, una grande base elettorale che non è rappresentata da nessun consigliere comunale. I nocesi che condividono, quindi, i principi del movimento, da chi sono rappresentati? Qual è la situazione attuale dell’attivismo politico pentastellato a Noci?
"I principi del Movimento sono appunto principi e come tali non hanno bisogno di rappresentanti di parte. Come è risaputo non siamo presenti in Consiglio Comunale, quindi se la domanda verte su chi in detto Consiglio porta le istanze dei cittadini purtroppo ci tocca affermare che l’attuale maggioranza di certo non è rappresentativa di quanto i nocesi chiedono e si aspettano da una sana politica. Per quanto riguarda la situazione locale, l’assenza di rappresentanza in consiglio comunale non preclude le attività del gruppo e continuiamo periodicamente a incontrarci come sempre fatto".
Alle ultime elezioni amministrative, al gruppo di Movimentiamo Noci non è stato concesso di utilizzare il simbolo del Movimento 5 Stelle. A ciò è seguito il contratto di governo e la ritrattazione su alcune delle posizioni storiche del Movimento (Tap, Tav, vincolo dei due mandati, per dirne alcune).
Il gruppo di attivisti attualmente presente a Noci continua ad ispirarsi al Movimento 5 Stelle attuale (e ne fa parte) o rimane legato al movimento della prima ora? Tornerà il simbolo pentastellato a Noci?
"Come specificato prima, i principi fondanti del Movimento sono principi e come tali sono sacrosanti e condivisibili. L’onestà, la trasparenza, l’attenzione rivolta ai cittadini piuttosto che ai poteri forti sono ideali da cui il Movimento non si è discosto; palese è che non avendo avuto la maggioranza in Parlamento oltre a portare avanti i propri punti (citiamo per tutti il reddito di cittadinanza e superamento della Legge Fornero) ha dovuto confrontarsi sia all’interno sia con gli alleati su questioni che comunque continuano tutt’oggi ad essere controverse. Il gruppo di Noci non è esente da questa diversità di vedute che comunque rappresenta una ricchezza piuttosto che la grigia omologazione che si vede in altri partiti. L’utilizzo del simbolo non è una decisione che spetta al gruppo; bisognerà attendere le prossime amministrative per avere una risposta a tale domanda".
Qual è l’opinione di Movimentiamo Noci sull’operato del governo giallo-verde?
"L’attuazione del reddito di cittadinanza per quanto ci riguarda è il fiore all’occhiello di questa esperienza che non si può definire comunque totalmente positiva. Gli attriti tra le due forze, alimentate dall’ingiustificata voglia di protagonismo di Salvini, hanno rappresentato ovviamente un ostacolo a quello che doveva essere un governo del cambiamento che ha cessato la sua esperienza perché il segretario della Lega, con un voltafaccia degno dei cambia casacche della prima repubblica, ha deciso di far terminare il governo, salvo poi cercare di ritirare la mozione di sfiducia a Conte e non riuscendoci, per cercare di ricucire lo strappo, offrire a Di Maio la carica di premier. Inutile spendere parole su comportamenti che si commentano da soli".
Qual è la vostra opinione riguardo al modo in cui il Movimento 5 Stelle ha gestito questa crisi di governo? Come, inoltre, vi ponete nei confronti del governo di coalizione con il PD neoformato?
"Non possiamo dare al Movimento meriti o demeriti di governo in quanto dal punto di vista istituzionale è il Presidente della Repubblica che ha gestito la crisi. In realtà le soluzioni praticabili non erano molte in quanto con l’attuale legge elettorale non ci sarebbe stato nessun vincitore e ci saremmo ritrovati con un Parlamento non in grado di esprimere una maggioranza politica netta. Non osanniamo l’accordo con il PD che è una forza con cui le diversità sono sin troppo evidenti, ma in questo momento un governo era necessario e noi speriamo solo che i buoni propositi pronunciati da Conte al momento di chiedere la fiducia alle Camere siano seguiti dai fatti e non si verifichi un altro tradimento come quello perpetrato da Salvini".