NOCI (Bari) - Stands enogastronomici, musica, associazioni e dibattiti in questa edizione della Festa Democratica del PD inaugurata ieri sera alle 19,30 dal discorso del segretario di circolo Anastasio Fusillo, un discorso che apre un percorso nuovo nel PD locale o che tenta di farlo sempre sotto gli occhi attenti delle tante anime del PD, che pur non facendo mancare il loro appoggio all'evento hanno scelto una posizione interlocutoria. (Nella foto il presidente provinciale del PD, il consigliere comunale nocese Domenico Nisi ed il segretario provinciale PD, Vito Antonacci)
Dopo il saluto del segretario dei Giovani Democratici di Noci, Davide Montanaro, il quale ha comunicato l'impegno di GD di creare un soggetto unitario tra i giovani di sinistra a Noci ed ha ricordato il lavoro che stanno portando avanti sul progetto WIFI-Libero su Noci.
Saluti di apprezzamento anche da parte del Sindaco Piero Liuzzi il quale ha detto di riconoscersi nel discorso del segretario Fusillo "Una comunità se ne avvantaggerebbe davvero della democrazia dal basso. Questa Festa poi tocca temi importanti, il lavoro, l'occupazione, la democrazia, la partecipazione. Forse qualcuno potrebbe considerare superate le cosiddette feste di partito del Novecento, ed io stesso mi sono interrogato su ciò. Quello che penso, però, è che lo spirito di comunità salverà la società italiana. Ben vengano occasioni come queste, è un segno incoraggiante per la democrazia nocese".
A chiudere le presentazioni il segretario provinciale PD, Vito Antonacci. "Saluto e ringrazio il circolo di Noci per la organizzazione di questa Festa, che come ogni altro evento richiede tanto impegno e sacrifici da parte di tutti. Vorrei cogliere l'occasione del rilievo mosso dal sindaco Liuzzi per spiegare perché il PD ha voluto fare la Festa Democratica. Direi così, per un segno instancabile di diversità. Contemporaneamente ci sono 15 feste in diverse comunità e domani una Festa provinciale a gioia del Colle. Tutto questo sforzo perché davvero vogliamo che i cittadini prendano la parole e pretendano democrazia. Mi piace il vostro slogan. E' proprio quello che a livello provinciale faremo durante quattro tappe sul territorio di confronto fra circoli e cittadini per giungere poi nella settimana dal 12 al 18 dicembre alla Festa Democratica invernale. Lo scopo? Quello di creare insieme l'agenda e i contenuti politici del PD di Terra di Bari. La Festa è una risorsa".
Terminati i saluti non potevamo non cogliere la presenza del segretario provinciale PD, Antonacci, per chiedere il suo punto di vista sugli ultimi sviluppi della situazione del PD a livello nazionale.
Cosa sta accadendo all'interno del PD con i 75 di Veltroni?
"Innanzitutto stiamo alle dichiarazioni che accompagnano questo protagonismo. E' una iniziativa che si inserisce nella finalità di arricchimento del dibattito politico interno. Non mi pare che questa iniziativa abbia manifestato la volontà di andar contro. C'è da sperare che questo manifesto di contenuti e valori sia mantenuto, e cioè che non sia una forma di legittimo protagonismo che rischia di indebolire l'immagine di un partito che è, senza infingimenti, composto da sensibilità diverse, ma sensibilità che devono essere ricchezza nel dibattito interno e mai limite per un partito unitario".
Tornando al livello provinciale, cosa intendete realizzare nella Conferenza programmatica del 18 dicembre 2010?
"Ho ereditato un partito che veniva fuori da momenti di grande grande tensione, primarie, conte interne, democratiche ma comunque conte, elezioni, alcune sconfitte amare... Io son partito da questa considerazione: non si può fondare e radicare un partito in tempo di guerra. E' necessario un tempo di pace per tracciare un profilo identitario per un partito post-ideologico nuovo. Noi nasciamo appena due anni e mezzo fa ed una cosa è il patto identitario, altra cosa è la declinazione dei contenuti. Io mi occupo della Terra di Bari e di quei cittadini, iscritti, militanti o semplici cittadini che vogliono contribuire a tracciare un profilo di contenuto, che riguarda Noci, ma che riguarda l'intero territorio. E la conferenza di programma di dicembre sarà la prima occasione di democrazia dal basso che inverte la piramide".