Puglia – Approccio multidisciplinare, accesso uniforme alle terapie innovativee loro uso appropriato e personalizzato alle caratteristiche del paziente, per stabilire la necessitàper le strutture ospedaliere e per il servizio sanitario regionale di introdurre la teragnostica nellapratica clinica. Questo l’obiettivo del webinar “TERAGNOSTICA SFIDE DI OGGI E PROSPETTIVE FUTURE”, organizzato da MOTORE SANITÀ grazie al contributo incondizionato di AdvancedAccelerator Applications, che ha visto la partecipazione dei massimi esperti del panoramasanitario italiano.
Questo approccio permette, sin dalla fase diagnostica, di migliorare lastadiazione della patologia, selezionare i pazienti non risponder, definire le terapie successive edil follow-up. I recenti progressi della ricerca hanno portato all’approvazione della prima terapiaradio recettoriale per la presa in carico dei pazienti affetti da tumori neuroendocrini.
“I tumori neuroendocrini costituiscono un gruppo eterogeneo di neoplasie che interessano numerosiorgani e apparati, e fra essi primariamente il tratto gastroenteropancreatico e quellobroncopolmonare. Un tempo considerati rari, i tumori neuroendocrini costituiscono oggi la secondaneoplasia del tratto digerente in termini di prevalenza. Il panorama terapeutico di questi tumori si ènotevolmente ampliato nell’arco delle ultime due decadi, con il riconoscimento dell’attivitàantitumorale e anti secretoria degli analoghi della somatostatina, la dimostrazione dell’efficaciadegli agenti biologici everolimus e sunitinib, la conferma dell’attività della chemioterapia in precisisubsets di malattia. Recenti evidenze di ricerca clinica hanno inoltre dimostrato come la terapia conanaloghi “caldi” della somatostatina, ovvero analoghi radio marcati con il radionuclide Lutezio 177, fornisca risultati senza precedenti nel trattamento di pazienti affetti da tumori neuroendocrini deltratto gastroenteropancreatico, determinando un significativo beneficio in termini di sopravvivenza.La disponibilità di metodiche di imaging in grado di caratterizzare l’espressione dei recettori dellasomatostatina (ovvero il bersaglio di questi analoghi radio marcati) sulla superficie delle celluletumorali consente inoltre la preselezione dei pazienti da arruolare a questa forma di trattamento, inun’ottica di medicina di precisione. Uno degli elementi chiave per il successo di questa forma diterapia è chiaramente rappresentato dalla sinergia fra specialisti con competenze diverse, e unnetwork multidisciplinare è attualmente in fase avanzata di implementazione nell’ambito delterritorio regionale pugliese”, ha spiegato Mauro Cives, Ricercatore Dipartimento ScienzeBiomediche ed Oncologia Umana, Università degli Studi di Bari “Il termine TERAGNOSTICA è stato coniato in medicina nucleare molti anni fa; infatti, quando questotermine ancora non esisteva, la prima sostanza utilizzata (e lo è ancora oggi) per la diagnosi e lacura del tumore della tiroide è stato l’isotopo 131 dello iodio (Terapia radio metabolica delcarcinoma tiroideo differenziato). Questa rinnovata disciplina, la TERAGNOSTICA, include in realtànumerose altre sostanze che sia da sole sia in coppie possono essere utilizzate per questo scopo(molecole marcate con isotopi gamma o positrone emittenti per la diagnostica possono esseremarcate anche con isotopi alfa o beta- per la terapia). Queste sostanze (radiofarmaci) si legano surecettori presenti nel bersaglio da trattare o sostanze, come lo iodio, che sono internalizzate dalbersaglio tramite processi metabolici. Pertanto, mediante questi meccanismi è possibile sialocalizzare con precisione i tessuti patologici (mediante l’imaging diagnostico) sia distruggerli condosi elevate e mirate di radiazioni”, ha detto Giammarco Surico, Coordinatore Rete Oncologica ROPRegione Puglia.