NOCI - All'età di 94 anni è venuto a mancare padre Guido Bianchi, abate dell'abbazia Madonna della Scala di Noci dal 1988 al 2007. NE danno l'annuncio fr. MichaelDavide e i Fratelli della Comunità di Novalesa.
"Nell’ottava del suo 94 compleanno, una caduta ha segnato per il nostro fratello padre Guido un lento declino fino all’incontro con il Signore…. mentre si avvicinava il 70° anniversario della sua ordinazione presbiterale e aver ricevuto il Viatico nella festa di sant’Eldrado. Professo nel monastero di Praglia il 15 gennaio 1946 ha vissuto per un tempo nel monastero di San Giorgio di Venezia servendo e godendo delle fatiche e delle gioie della Laguna in particolare come cappellano per i marinai che gli ha consentito di passare lunghi mesi in mare dandogli la possibilità di conoscere il mondo di cui è rimasto innamorato fino alla fine della sua vita. Fu tra i primi quattro fratelli venuti a Novalesa per riprendervi la vita monastica nel 1973 fino alla sua elezione come abate di Noci nel 1988. Dopo il suo servizio abbaziale e un tempo passato a Collemaggio (Aquila) è ritornato a Novalesa nel 2007 dove il suo corpo sarà sepolto accanto a don Corrado e don Daniele cinquant’anni dopo il loro arrivo in questo luogo.
Fino alla fine è stato attento a tutto quello che succedeva dentro e fuori del monastero rimanendo informato di tutto e con una presenza di spirito assai rara per la sua veneranda età. Innamorato dell’aggiornamento voluto dal Concilio Vaticano II ne è stato appassionato divulgatore pur rimanendo affettivamente legato ai tempi e ai modi della sua prima giovinezza monastica. Lo affidiamo al Signore che ha servito con piglio e cipiglio nella sua lunga vita immaginando la sua grande gioia nel poter ripetere la frase di Chiara Lubich che mi ha affidato come suo testamento spirituale: <Abbiamo creduto all’amore>. Le esequie saranno celebrate nella chiesa abbaziale di Novalesa sabato 18 marzo alle ore 11".
“Rivolgo un pensiero deferente alla sua grande umanità. I suoi ultimi anni da abate di Noci sono coincisi con i miei primi anni da sindaco. Ha retto con polso fermo l’abbazia, ha lasciato traccia nella comunità monastica e nocese del suo temperamento insieme deciso e paterno”. Questa di Piero Liuzzi, già sindaco e parlamentare, tra le prime dichiarazioni sul decesso di padre Bianchi.