NOCI – Si è tenuto lo scorso 15 settembre, presso la sala convegni della Parrocchia “SS. Nome di Gesù” l’incontro “Family Act – la famiglia al centro”. Alla presenza della candidata al consiglio regionale di Italia Viva Anna Maria Gentile e del candidato alla presidenza della regione Puglia Ivan Scalfarotto, la Ministra alle Pari Opportunità e per la famiglia Elena Bonetti (IV) ha presentato alla cittadinanza i punti salienti del disegno di legge delega approvato lo scorso 11 giugno dal Consiglio Dei Ministri.
Ha aperto l’incontro Dora Intini che, dopo aver tracciato un ritratto della Ministra Bonetti, ha sottolineato l’importanza della famiglia nella realizzazione di una comunità educante e generativa. Ha preso poi parola Anna Maria Gentile la quale, dopo aver presentato e ringraziato i presenti, ha sottolineato la propria visione di centralità e importanza della famiglia, maturata grazie agli anni di volontariato svolti tra le fila della Caritas. L’ultimo intervento, infine, a precedere la Ministra è stato quello del candidato alla presidenza della regione Puglia, attualmente sottosegretario agli Esteri, Ivan Scalfarotto: progettualità, visione strategica e investimento cruciale di risorse sono state le tre direttrici che, a suo dire, hanno mosso il lavoro di Bonetti e hanno permesso la riforma a sostegno delle famiglie, intese in un’ottica di inclusività e pluralità.
“Credo che oggi sia il tempo di un nuovo coraggio: il Family Act vuole essere un’occasione di speranza concreta, di coraggio da restituire al paese, l’opportunità di restituire la libertà alle donne e agli uomini del nostro paese di poter osare, di desiderare e alzare lo sguardo, per dire che c’è qualcosa che valga tutta la nostra passione e su quel qualcosa investire in progettualità concreta la propria scelta di vita”: queste le parole con cui la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha aperto il proprio intervento in merito al disegno di legge nominato “Family Act”. Il DDL impegna il governo: a istituire un assegno universale mensile per ogni figlio a carico fino all'età adulta, senza limiti di età per i figli con disabilità; a rafforzare delle politiche di sostegno alle famiglie per le spese educative e scolastiche, e per le attività sportive e culturali; a riformare i congedi parentali, con l’estensione a tutte le categorie professionali e congedi di paternità obbligatori e strutturali; a introdurre incentivi al lavoro femminile, dalle detrazioni per i servizi di cura alla promozione del lavoro flessibile; ad assicurare il protagonismo dei giovani under 35, promuovendo la loro autonomia finanziaria con un sostegno per le spese universitarie e per l’affitto della prima casa. Manovre che muovono dal principio fondamentale della famiglia come soggetto contributivo e non come oggetto assistenzialista: il figlio, secondo il legislatore, è da intendere come valore di per sé, cittadino del domani, che parteciperà al futuro del paese e ne determinerà la traiettoria. Così viene dato un valore nuovo alla famiglia come istituzione formativa, che ha il diritto e il dovere di promuovere l’educazione delle nuove generazioni, facendosi attrice fondamentale dell’alleanza educativa tra scuola, realtà sociali e culturali. Allo stesso tempo, il DDL mira a combattere la denatalità, agevolando concretamente la genitorialità tra i più giovani.
Interrogata da Noci24 sulla presenza, all’interno del Disegno di Legge, di politiche di educazione alla genitorialità consapevole e all’affettività, la Ministra Elena Bonetti ha dichiarato: “Sia nella parte che riguarda i principi di ispirazione sia in quella educativa c’è la necessità di andare a costruire servizi e reti formative verso la famiglia. L’impianto prevede che le famiglie abbiano di fatto nella comunità un riferimento informativo e formativo. C’è, invece, in modo esplicito la parte formativa nell’ambito del giovanile, per quanto riguarda anche il tema femminile e di introduzione al lavoro”.