ALTAMURA (Bari) - Tragedia sfiorata l’altra sera ad Altamura, nel corso di una violenta lite tra due gruppi di albanesi. Uno di essi ha estratto la pistola dall’interno di un marsupio ed ha esploso due colpi all’indirizzo di alcuni contendenti, senza tuttavia riuscire a colpirli attesa l’immediata reazione di uno dei litigiosi.
Una telefonata giunta al numero di emergenza 112 ha fatto convergere una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia in quella via Bassi, dove gli operanti hanno appreso del litigio appena conclusosi.
Le indagini esperite nell’immediatezza hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti, nonchè di accertare le responsabilità a carico di due albanesi, un 19enne che è stato tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio in concorso, aggravato dall’utilizzo di un’arma da fuoco e detenzione e porto illegale di arma da fuoco clandestina e suo fratello 27enne, deferito in stato di irreperibilità, essendosi reso irreperibile subito dopo l’evento.
L’arma, una pistola semi-automatica cal. 9 luger, di fabbricazione ceca, munita di caricatore contenente ulteriori 10 colpi, è stata rinvenuta nel marsupio del 19enne ed è stata posta sotto sequestro, unitamente a due bossoli raccolti dal manto stradale.
La stessa verrà posta a disposizione dei militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Bari per gli accertamenti tecnico-balistici di competenza.
Il 19enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la casa circondariale di Bari.