NOCI – Un anno fa la notizia della tragica morte del giovanissimo (appena diciottenne) Marco Ritella in un fatale incidente con la moto aveva lasciato sgomenta e addolorata tutta Noci. Nell’anniversario della straziante ricorrenza, le voci di amici, parenti e anche di coloro che hanno sentito questo ragazzo come un loro fratello, figlio o nipote, si sono levate per lui assieme a striscioni e a palloncini, desiderose di poterlo in qualche modo raggiungere ancora.
Un giovane uomo che stava ancora finendo di sbocciare, che avrebbe dovuto raggiungere il primo agognato traguardo, quello della maturità. Un ragazzo la cui vita si può riassumere solo così: è morto a soli 18 anni. Ma se, come ci hanno sempre insegnato, la vera morte non coincide con la scomparsa fisica ma con l’assenza di qualcuno che ci ricordi affettuosamente, che sorrida nel penare a noi, allora Marco è più vivo che mai.
Nel suo sorriso e nel suo sguardo vivace, c’era tutto l’amore per la vita. Marco dava grande valore all’amicizia, e questo lo portava ad essere sempre aperto e disponibile nei rapporti umani, così come ha ricordato il parroco durante l’omelia, nel corso della funzione celebrata presso la Chiesa di San Domenico, e come espresso da una cara amica del giovane attraverso una toccante lettera.
“Sempre con noi” hanno scritto gli amici sugli striscioni, mandando al cielo dei palloncini quasi come fossero carezze che potessero sicuramente raggiungere Marco oltre la soglia del visibile. Ma l’affetto dei famigliari e degli amici, non si è palesato soltanto a un anno dalla sua scomparsa. In questi 12 mesi, a molti, recandosi o tornando dal cimitero, sarà capitato di veder passare qualche giovane ragazzo in moto, che mandando un saluto volante verso il viale dei cipressi abbia urlato “Ciaooo Marcoo!”
Foto: Facebook Antonella Torinese